Benino la Roma, ieri sera a lungo in vantaggio contro l'Athletic Bilbao e raggiunta verso la fine. Difficile valutare oggi l'impatto e la consistenza dei risultati della prima delle otto giornate, scrive Sebastiano Vernazza su La Gazzetta dello Sport. I tre punti della Lazio sono ottimi, il pari della Roma contro l'attuale quinta del campionato spagnolo potrebbe essere discreto. Sia Marco Baroni, allenatore della Lazlo, sla Ivan Juric, nuovo tecnico della Roma, erano alla loro prima panchina europea. Dalle due serate emergono i centravanti, Boulaye Dia della Lazlo e Artem Dovbyk della Roma.
La Gazzetta dello Sport
Roma, si può fare di più ma Dovbyk è un big
La rete di Dovbyk all'Athletic è stata esemplare. Al fondo di un'azione da destra a sinistra, in orizzontale, Angelino ha crossato alla perfezione per Dovbyk bravissimo a infilarsi tra i difensori dell'Athletic, con i tempi giusti. Il gol si è annunciato con un paio di secondi d'anticipo, Dovbyk è andato su con un'elevazione auto- contenuta, per assecondare la traiettoria dell'assist, e di testa ha incrociato nell'angolo opposto.
Sono reti da centravanti padroni: dell'area, del ruolo, dei meccanismi. Terzo centro consecutivo, tra campionato e Europa. Non parliamo di uno sconosciuto, ma di un attaccante che ha segnato 24 gol con il Girona nella Liga di Spagna della scorsa stagione. La Roma può diventare il suo trampolino per la celebrità. Ha il piede fino. In campionato, contro l'Udinese, gli hanno annullato per fuorigioco una rete "di cucchiaio". Anche ieri sera ha tentato il colpo, senza trovare la porta e sempre da posizione irregolare. Dovbyk ha tutto per diluire il ricordo di Lukaku, passato al Napoli, e per entrare nella saga dei grandi centravanti della Roma: da Pruzzo a Voeller, da Balbo a Delvecchio, da Batistuta a Dzeko, se restiamo nel perimetro dei decenni più vicini a nol.
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