Ma che bella partita, di quelle che riconciliano con il calcio, scrive Sebastiano Vernazza su "La Gazzetta dello Sport". Un Roma-Napoli pieno di gioco e di talento. La Roma ha raggiunto una notevole maturità di squadra e in attesa dell’Atalanta si è goduta una notte al terzo posto. Purtroppo la Curva Sud romanista ha un po’ rovinato il pomeriggio con cori discriminatori, la solita stupida canzoncina rivolta ai napoletani. Rocchi al 23’ della ripresa ha interrotto il match per un minuto. Dzeko ha invitato l’Olimpico ad applaudire e a zittire gli idioti. I cori sono cessati.
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Roma show, Zaniolo e Veretout affondano il Napoli: la Fonseca-band sale al terzo posto
I giallorossi non si fermano più, ad Ancelotti non bastano Milik e le paratone di Meret. Rocchi ferma la gara per cori discriminatori
Pastoretrequartista nella Roma, nel suo ruolo naturale era libero di aggirare alle spalle la linea azzurra. Mancini, difensore adattato a centrocampista, ha innescato Spinazzola sulla destra, il terzino ha dispiegato la falcata da quattrocentista e ha servito Zaniolo al traino. Ha mirato l’incrocio alla sinistra di Meret e lì ha messo la palla, con tiro potente e preciso: un grandissimo gol. Alex Meret, l’altro fenomeno di giornata, si è disteso con un balzo fantastico per forza e reattività e ha deviato il tiro di Kolarov dal dischetto. Poi venti minuti di Roma alle corde: salvataggio di Smalling sulla linea, gran Lopez su un tiro di Insigne, traversa di Milik, palo di Zielinski.
All’uscita dall’intervallo una Roma dominante. Fonseca ha condannato gli azzurri a un giro-palla stracco e si è preso la libertà di aggredire e ripartire alto. Il braccio di Mario Rui ha concesso alla Roma un’altra chance dagli undici metri: stavolta ha tirato Veretout e il francese non ha sbagliato. La Roma ha tenuto duro e sul risultato c’è poco da obiettare. Il Napoli si faccia qualche domanda e si dia delle risposte.
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