Da una parte i tifosi che si dividono su chi crede alle parole di James Pallotta ("finalmente una cosa da presidente vero" e chi invece le reputa "la solita aria fritta". Dall'atra gli ex calciatori, che il mondo romano e romanista conoscono bene. E poi i tifosi noti: divisi, anche loro. Dice Ubaldo Righetti: "Quella del presidente è una lettera sentita. Spero che metta un po' di pace tra i tifosi e che si possa ripartire tutti insieme con un unico obiettivo: il bene della Roma". Parole più concilianti rispetto a quelle di due giorni fa quelle di Giovanni Cervone: "Pallotta doveva dire quelle parole. Ora però si passi dalle chiacchiere ai fatti". Quali? Marco Delvecchio sembra avere la soluzione: "Totti direttore tecnico e De Rossi allenatore sarebbe la scelta giusta. Vedremo ora che cosa farà il presidente, di certo adesso tutte le figure che ci sono in società devono essere ben visibili e devono collaborare tra loro".
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Roma ritrova il suo presidente: “Pallotta sincero, ora i fatti”
Grandi ex e tifosi vip commentano l'intervento del patron. Righetti: "Speriamo che dia un po' di pace all'ambiente"
Tra i romanisti è lo scetticismo a farla da padrone, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". In tanti riconoscono a Pallotta una sincerità "mai avuta", ma dall'altra credono "che siano solo parole di facciata inevitabili".
Poi Gasparri: "Se l'amore di Pallotta per la Roma fosse grande come quella lunga e irritante lettera saremmo a cavallo", dice. Ettore Viola, figlio dello storico presidente Dino, è un altro che chiede fatti: "Presidente, prendi Allegri e noi ti perdoniamo". Sospira invece al telefono Gigi Proietti: "Devo leggerla bene perché sto lavorando, ma una cosa è chiara: dice che vuole vincere e costruire una squadra forte? Bene, lo faccia. Noi romanisti siamo qui".
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