Alessio Romagnoli torna all’Olimpico. Torna da avversario, come già gli era successo la stagione scorso con la maglia della Sampdoria. Tutto è cambiato, la storia è diversa: stavolta è per sempre. Stavolta la Roma non è all’orizzonte, non è l’occasione per lasciare un post-it in attesa dell’estate. La Roma è giusto una rivale. È un Olimpico che certamente non lo accoglierà con gli applausi. È la forma di un qualcosa che poteva essere e non è stato, un finale immaginato e mai consumato.
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Roma, riecco Romagnoli. Stavolta avversario vero
Il difensore s’è trasformato in una plusvalenza colossale, ancor più grande dei rimpianti che il suo addio ha lasciato per strada
Romagnoli, come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", non s’è lasciato bene con Trigoria, al netto dei 25 milioni di euro che sono serviti a finanziare l’acquisto di Dzeko/Salah. Il difensore s’è trasformato in una plusvalenza colossale, ancor più grande dei rimpianti che il suo addio ha lasciato per strada. Perché non è sbagliato neppure pensare che le difficoltà difensive della Roma attuale sarebbero state inferiori, anche all’interno di una squadra che poco conosce dell’argomento «movimenti collettivi di difesa». Forse è per questo che un po’ tutti, un’estate fa, vedevano in Romagnoli il completamento ideale di un reparto con Manolas e Castan, pure di un Castan più protagonista dell’attuale.
(D.Stoppini)
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