Kostas Manolas, 23 anni, difensore dell’Olympiacos, e Mehdi Benatia, 27 anni, a Roma dal 2013 «Il mercato è un segreto industriale», amano dire i dirigenti della Roma. E i segreti industriali non si rivelano, semmai si smentiscono se in qualche modo rischiano di essere svelati.
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Roma, ribaltone in difesa. Manolas erede di Benatia?
Da Trigoria una mossa ufficiale l’hanno fatta: un incontro ieri nella capitale tra il presidente del club greco, Evangelos Marinakis, l’intermediario Mino Raiola e la dirigenza giallorossa.
Prendi Kostas Manolas, difensore centrale dell’Olympiacos: nel mirino ora c’è lui, per l’ennesimo duello con la Juventus. Da Trigoria una mossa ufficiale l’hanno fatta: un incontro ieri nella capitale tra il presidente del club greco, Evangelos Marinakis, l’intermediario Mino Raiola e la dirigenza giallorossa. Smentita la presenza del giocatore e pure la presenza in città del d.s. bianconero Paratici, in realtà a Torino per perfezionare le cessioni di Isla al Qpr e di Sorensen al Leeds. Che però la Juventus segua il giocatore con estrema attenzione è un dato di fatto.
LA SITUAZIONE L’affondo però al momento l’ha tentato molto di più la Roma e certo la cosa non può non essere messa in relazione con la possibile partenza di Benatia, per il quale il club, nonostante la rassicurazioni pubbliche, resta disposto ad ascoltare offerte. La richiesta dell’Olympiacos per Manolas è di 15 milioni di euro, valutazione elevata ma giustificata - agli occhi dei greci - da un Mondiale del quale in effetti il difensore è stato una delle rivelazioni. Ecco, né la Roma né la Juventus al momento si sono avvicinate a una cifra simile. Da Trigoria non sono disposti a offrire più di 6-7 milioni, proprio intorno a questi numeri i dirigenti giallorossi avrebbero ragionato nell’incontro di ieri. Parti ancora distanti, tanto che i due club al momento si sono lasciati senza alcun impegno, ma con la disponibilità reciproca a riaffrontare l’argomento. Argomento nel quale nei giorni scorsi è entrata anche la Juventus, che però all’Olympiacos avrebbe proposto una trattativa sulla base di uno scambio di prestiti con Sorensen, scambio che ai greci non interessava e che peraltro ora è pure decaduto dopo la cessione del danese al Leeds. Dunque: su Manolas la Roma è avanti, anche forte di un rapporto con Raiola rinsaldato in questa sessione di mercato dall’affare Emanuelson.
BASA E KONOPLYANKA Ma in caso di addio a Benatia, a Trigoria Manolas non basterebbe: i centrali in arrivo a quel punto sarebbero due. E così torna d’attualità il nome di Marko Basa, montenegrino del Lilla, pupillo del tecnico Rudi Garcia in scadenza con il club francese nel 2015. L’offerta di 3 milioni un mese fa fu rifiutata, possibile un nuovo affondo. Non a caso Sabatini ha tenuto libero un posto per un giocatore extracomunitario. Casella utilizzabile magari anche in attacco, reparto nel quale è sfumato Ferreira Carrasco, si segue Konoplyanka (Dnipro) e restano da monitorare le situazioni relative a Destro e Ljajic. Il serbo però pare aver convinto Garcia nella tournée americana. Il tecnico ne parlerà con i dirigenti: oggi infatti all’ora di pranzo la squadra atterra a Fiumicino, a breve un vertice per chiarire ogni dubbio. E per mettere a punto nuovi segreti industriali.
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