In una Roma bollente più o meno come Casablanca, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, fa impressione vedere Rasmus Kristensen in giacca blu e cravatta scura per il suo primo giorno in giallorosso. Quanto basta perché possa raccontare la propria soddisfazione: "Sono orgoglioso di entrare a far parte di questo storico club – dice –. Sono un giocatore forte fisicamente, potente, capace di correre, lottare molto, ma soprattutto sono un giocatore che dà tutto per il club. I risultati internazionali raggiunti dalla Roma hanno avuto un peso nella mia scelta. E poi c’è Mourinho, un grande tecnico, uno dei migliori di sempre, per cui non vedo l’ora di lavorare con lui, di imparare e capire il calcio attraverso i suoi occhi"
La Gazzetta dello Sport
Roma, poker servito. Ecco Kristensen, il quarto arrivo per Mou
Il sorriso del general manager Tiago Pinto (sondato dal Tottenham) è un manifesto programmatico. D’altronde, in due anni venduto per oltre cento milioni, portando a casa acquisti spesso a zero. L’ultimo dei quali è proprio Kristensen. "Rasmus è un calciatore che abbiamo seguito a lungo, anche nelle sue esperienze calcistiche precedenti: finalmente abbiamo avuto l’opportunità di portare a Roma un ragazzo maturo, con un bagaglio importante, nonostante la giovane età. Siamo convinti che la nostra difesa risulterà più forte e la nostra rosa più competitiva". Messaggio chiaro: nonostante i piedi sul tavolo di José Mourinho – segno di fretta – la rosa "è più competitiva".
D’altronde, proprio nel giorno in cui la Uefa ufficializza l’ok al lavoro fatto sui conti della Roma al 30 giugno 2022 (per il 2022-23, a causa delle nuove regole, ci sarà una multa da pagare), con Kristensen la dirigenza ha ufficializzato il quarto arrivo, dopo quelli di Aouar, Ndicka e il ritorno di Llorente.
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