rassegna stampa

La Roma va Pjanic. Prende 3 gol in un tempo. Ma che perla il bosniaco!

Per Rudi Garcia, pur nel pieno di una preparazione che certo condiziona l’aspetto fisico, sono diversi gli aspetti su cui riflettere.

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Un quarto d’ora di Roma, poi un tris che ha fatto tornare alle mente il 7-1 del 2007, il tentativo di rimonta con la perla di Pjanic, il palo su rovesciata di Castane infine il rigore di Totti. Il Manchester United se la rideva alla vigilia ricordando la partita di 7 anni fa. E si è divertito pure in campo, almeno nel primo tempo, con il tridente Mata-Rooney-Welbeck a mettere in mezzo una difesa romanista in bambola. E’ finita 3-2 per il Manchester United la prima sfida della Guinness Cup. Tutta in 10 minuti la vittoria dei Red Devils: gioiello a girare di destro di Rooney da fuori area, poi imbucata dello stesso attaccante per Mata con pallonetto vincente dello spagnolo e infine il rigore ingenuo di Emanuelson su Welbeck trasformato ancora da Rooney. Rooney ispiratore anche...del gol di Pjanic: l’inglese aveva segnato un gol da centrocampo nell’ultima Premier League e Pjanic l’ha imitato, beffando il portiere Amos con un pallonetto da oltre 60 metri. 

PROBLEMI E RISORSE  La Roma si era però già sciolta al caldo di Denver e per Rudi Garcia, pur nel pieno di una preparazione che certo condiziona l’aspetto fisico, sono diversi gli aspetti su cui riflettere. Iturbe non sembra ancora parte integrante della squadra. E l’assetto difensivo, perfetto contro il Liverpool, ieri ha lanciato segnali preoccupanti. La fascia di capitano, che pure pare un segnale significativo in chiave mercato, non ha giovato a Benatia, apparso decisamente meno puntuale rispetto al match con il Liverpool. E con lui pure il compagno di reparto Romagnoli ed Emanuelson sulla fascia sinistra. L’arrivo di Astori (sbarco a Denver nella notte, maglia numero 23) non può non aiutare Garcia, che pure aveva intravisto all’inizio del primo tempo segnali di buona personalità dalla squadra: al 2’ Destro, perfettamente servito da Uçan, aveva sfiorato il vantaggio con un pallonetto. Dopo il tris letale dei Red Devils e una serie infinita di cambi, nella ripresa la Roma è cresciuta, non dopo aver rischiato un altro rigore per fallo di Benatia su Will Keane. Alla mezzora il pallonetto di Pjanic, che evidentemente si era ben allenato il giorno prima nel centro sportivo dei Denver Broncos, con una trasformazione da palla ovale perfetta e molto simile al pallonetto dello Sports Authority Field. Era giornata di gesti tecnici, probabilmente. E così, dopo la rovesciata di Castan fermata dal palo, ecco il rigore di Totti per il 3-2 finale.