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Roma, piace Beto

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Beto è stato acquistato dall’Everton nell’estate del 2023, pagato anche tanto, ben 23 milioni di sterline, al cambio circa 28 milioni di euro
Redazione

Le grandi manovre potrebbero iniziare presto, sempre che non siano già iniziate. Di certo c’è che Roma ed Everton (i due club di proprietà dei Friedkin, insieme ai francesi del Cannes) lavoreranno insieme, anche dal punto di vista tecnico, non solo di promozione del brand, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. E una delle prima pedine che potrebbe passare da una squadra all’altra è Beto, il centravanti portoghese che l’Everton ha acquistato due estati fa e che a gennaio potrebbe sbarcare a Roma. Magari inizialmente in prestito, per sei mesi e poi si vedrà. Del resto, se la titolarità di Artem Dovbyk non è neanche lontanamente in discussione all’interno dello scacchiere tattico giallorosso, il ruolo di suo vice sì. E Beto arriverebbe per fare proprio quello, il cambio del centravanti ucraino, aiutandolo così a respirare e rifiatare quando ne avrà bisogno. Beto è stato acquistato dall’Everton nell’estate del 2023, pagato anche tanto, ben 23 milioni di sterline, al cambio circa 28 milioni di euro, quelli che sono finiti nelle casse dell’Udinese (dove il centravanti portoghese si era imposto all’attenzione europea, segnando 22 gol in 65 partite). Solo che a Liverpool non è riuscito a fare altrettanto bene come in bianconero, chiudendo la scorsa stagione con appena 5 reti all’attivo in 33 partite. In estate era stato ad un passo dall’addio, a lui si era interessato fortemente anche il Fenerbahçe di José Mourinho (prima di virare su En-Nesyri, altro obiettivo dell’estate romanista). Poi non se n’è fatto più nulla e Beto è rimasto in Inghilterra. Dove in questo inizio di stagione è andato a corrente alterna: 3 gol in 7 partite, ma tutti nelle coppe (contro avversari modesti come il Doncaster Rovers e il Tranmere), mentre nelle 4 partite di Premier non è ancora mai riuscito a timbrare il cartellino. Ecco anche perché Sean Dyche (sempre che sia ancora lui a lungo l’allenatore delle Toffees) ha chiesto ai Friedkin un attaccante nuovo, che possa affiancare Calvert-Lewin. Le Toffees giocano infatti con una punta di ruolo (4-2-3-1), ma la necessità è quella di avere un attaccante di riserva diverso.