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Roma per sempre. Mourinho: “Progetti per il futuro, posso restare più di due anni”

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Il tecnico: "Prima pensiamo al Toro, poi al Feyenoord Ma se non siamo quinti è anche colpa di arbitri e Var"

Redazione

Che ci fa José Mourinho, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, a una manciata di giorni di distanza da due partite che segneranno il destino della sua stagione, davanti a un plotone di giornalisti rilasciando interviste a raffica, subito dopo aver condotto un allenamento che lui stesso definisce "fake"? «Non sono contento di perdere un giorno di lavoro», dice con faccia contrita. Ma il “media day” organizzato dalla Uefa, d’altronde, sembra solo confermare lo spirito dell’ambiente giallorosso, che ha la testa solo alla finale di mercoledì contro il Feyenoord. L’occasione giusta per tornare a vincere un titolo dopo 14 anni. Il merito? Per tutti, solo e e soltanto delle Special One. Un amore così grande rende troppo vicino persino la scadenza del contratto, fissata al 2024.

E se per lui ci fosse un progetto alla Ferguson? Il portoghese sorride: "Dovrei rimanere fino a 79 anni. Troppo". E allora recita la frase che leggete sopra, aggiungendo: "Sto bene qui e non so pensando di partire prima della scadenza. Poi vedremo che direzione prenderà, a volte i progetti si avvicinano alle aspettative o si allontanano. Nel calcio conta l’oggi o al massimo il domani. Voglio restare qui anche la prossima stagione: è il modo più obiettivo che trovo per rispondere".

I crucci non gli mancano. Al di là delle emergenze fisiche (vedi sotto), l’aspetto più difficile è far capire ai suoi che la sfida col Torino è molto importante. "Rischiamo di restare fuori dall’Europa nella prossima stagione – ricorda – ma sento che è più difficile far concentrare la gente prima della finale Qui c’è un’euforia generale che si sente e che non aiuta. La gente non pensa al Torino. Per me è un problema, lo ammetto. Se fosse per me punterei tutto sulla prossima partita, ma devo convincere tutti gli altri: i giocatori, il mio staff, i medici. Quello che mi dà un po’ di frustrazione è che meritavamo di essere già quinti, e con tanti punti di vantaggio. Tra arbitri, Var, errori nostri, errori anche miei, la sfortuna che abbiamo avuto. Dovevamo essere al quinto posto, ma non ci siamo. E quindi col Torino c’è da giocare una gara in modo serio".