I video virali sui social, i paragoni nientepopodimeno che con Radja Nainggolan, la speranza di aver trovato finalmente l'ago della bilancia per il centrocampo giallorosso, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. La prestazione di Manu Koné di lunedì sera contro il Belgio non è passata inosservata, soprattutto da queste parti, a Roma. Anche perché arriva dopo i venti minuti assai buoni dell'esordio in giallorosso e dopo lo spezzone finale di gara contro l'Italia, anche esso positivo. Insomma, l'impressione è quella di aver preso un ottimo calciatore, potenzialmente anche un piccolo grande campione. "Sono felice così, adesso torno a Roma per continuare a migliorare", ha detto lui lunedì dopo la vittoria della Francia contro il Belgio, in quel di Parigi. Se il Frattesi di questi giorni resta un profondo rimpianto e Renato Sanches l'illusione della scorsa stagione, Manu Koné può essere davvero l'uomo della svolta. Ed in effetti è proprio così: quando c'è da rincorrere non si risparmia mai, quando c'è da strappare in avanti è difficile stargli dietro. Tanto che i numeri nella sua partita di lunedì, l'esordio ufficiale dal via con la Francia, sono di quelli di chi è in grado di fare la differenza: 93% dei passaggi riusciti (50 su 54), 4 passaggi chiave, il 100% di dribbling positivi e 8 duelli vinti su 13. Qualcuno lo ha definito anche un trattore, nel senso buono del termine, inteso come uno che in campo non si ferma mai.
La Gazzetta dello Sport
Roma pazza di Koné. Forte e tosto, dai tempi di Nainggolan mancava uno così
"Uno così ci mancava dai tempi di Nainggolan", il leit motiv dei tifosi giallorossi sui vari social network. Soprattutto considerando che Koné ha sciorinato questo tipo di prestazione con il fardello dell'ammonizione subita dopo appena 4 minuti di gioco, fattispecie che avrebbe potuto condizionarlo in tutto. E a sottolineare la qualità della sua prestazione non sono stati solo i tifosi romanisti, ma anche chi gli ha giocato al fianco - come il laziale Guendouzi - o chi lo ha mandato in campo, come Deschamps. "Koné contro il Belgio ha fatto una buona partita, anche se è stato ammonito molto presto. Per un centrocampista difensivo non è l'ideale ricevere un cartellino giallo a inizio partita. Se fosse stata una partita a eliminazione diretta forse lo avrei cambiato. Ma ricordo che Paul Pogba alla sua prima partita prese un cartellino rosso. Non voglio paragonarlo a Paul, ha ancora un po' di strada da fare, anche a livello di esperienza. Ma ha giocato molto bene". Ed allora domenica il centrocampo della Roma girerà tutto intorno a lui. Le Fée infatti non ce la fa a recuperare per giocare a Marassi, Pellegrini resta in grande dubbio e Paredes rientrerà a Roma (con gli altri argentini, Soulé e Dybala) solo domani sera, con il fuso orario da smaltire. Koné invece da ieri è di nuovo a Trigoria, pronto all'esordio dal via anche in giallorosso. Nainggolan esordì dal via in giallorosso il 9 gennaio 2014, all'Olimpico, contro la Sampdoria, in Coppa Italia. Koné lo farà a Marassi, contro il Genoa. Un filo sottile li lega anche qui, non fosse altro per la rivalità tra Genoa e Sampdoria. Se poi Koné sarà un nuovo Radja è presto per dirlo. Di certo, se lo augurano in molti.
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