Roma passi indietro, troppo prevedibili e difesa sbandata. L’Aston Villa ne fa 4

Probabilmente la differenza è proprio nel concetto espresso da Gasperini un paio di giorni fa: "Dobbiamo capire dove vogliamo andare, un conto è il completamento, un altro il rafforzamento". Ecco, la Roma vista ieri a Walsall contro l'Aston Villa è sembrata più una squadra da rinforzare che da completare. E non basterà certo Ziolkowski per risolvere le cose, ci vuole qualcosa di più. Perché - scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport - il calcio gasperiniano ha bisogno degli interpreti giusti e ieri si è notato come in meccanismi siano ancora da rodare. Con Gasp che ha insistito spesso con un concetto basilare: "Puntalo, puntalo", anche per cercare un pizzico di personalità in più da mettere in campo. La Roma veniva da 5 vittorie in 5 partite e finora non aveva mai subito gol. Ieri ne sono arrivati quattro. Ieri la Roma è sembrata squilibrata anche nei movimenti, con i braccetti di difesa che hanno sbagliato spesso le uscite alte: nascono così sia la punizione del vantaggio di Buendia (con Hermoso costretto al fallo su Watkins) sia il 2-0 di Ramsey, con Celik che esce male e Tielemans che pesca in verticale l'esterno. Ma anche sul 3-0 c'è un errore generale: Wesley e Celik si girano e marcano molli Buendia, Insomma, i meccanismi difensivi sono da registrare, ma non è che poi davanti si sia brillato. Dovbyk ha faticato anche nella difesa del pallone, Wesley ha sbagliato un po' tutto senza dare assistenza (Gasp si è girato sconsolato verso la panchina) e Baldanzi è sembrato troppo leggero. "Abbiamo fatto anche delle cose buone sulle palle rubate e l'impegno dei ragazzi è stato encomiabile. Alla prossima faremo meglio. Mi è piaciuto molto El Aynaoui, Wesley invece non ha fatto bene, ha sbagliato tanto, ma ha un buon motore. Il mercato? Vediamo", le parole di Gasperini a fine gara.