rassegna stampa

Roma, ora Spalletti alza il muro

La Roma a Pinzolo sta costruendo il castello difensivo che le dovrà evitare di subire tanti gol come nella scorsa stagione

Redazione

«Pronti, sali, scappa». È la formuletta magica di Daniele Baldini. Lo ripete all'infinito ai suoi difensori così come fa da gennaio, mese in cui è tornato a Trigoria. Vuole impartire questo mantra ai difensori con la meticolosità di sempre perché se è vero che la Roma della scorsa stagione prendeva quasi sempre gol, questa è in piena costruzione e bisogna perfezionare i movimenti difensivi.

Baldini si è messo sul campo B a provare con i difensori i movimenti a secco prima che Spalletti li testasse sul campo principale con la variabile degli avversari. Due i concetti chiave: l’uscita degli esterni con lo scivolamento della difesa e la compattezza della linea. In sostanza, se la palla finisce sulla fascia esterna, il terzino di competenza esce in marcatura, con gli altri tre che compongono la linea, determinata dal centrale di parte, difensiva per il fuorigioco mentre il terzino opposto si adegua, facendo però attenzione all’eventuale palla passante e quindi pronto anche a fare la diagonale difensiva. Baldini e Spalletti vogliono che la linea sia sempre tale, pronta a salire per accorciare il campo. Se invece la palla viene giocata centralmente va creata densità centrale con l'uscita di uno dei due difensori centrali. I centrocampisti, in questo lavoro, devono dare una mano con le marcature.

La Roma quest'anno difenderà così. Un elastico difensivo capace di ridurre spazi e tempi di giocata per gli avversari, con l’obiettivo della riconquista della palla e della successiva transizione. Spalletti già sa che nel peggiore dei casi potrà comunque contare su Florenzi al posto di Torosidis ma questo è tutto un altro discorso. La Roma dovrà prendere meno gol e il «Pronti, sali, scappa» diventerà un mantra a Trigoria.

(A.Pugliese)