Questa sera all’Olimpico si affronteranno due squadre a caccia di riscatto, ma soprattutto due allenatori a caccia di una vittoria che cancelli o almeno allontani il rischio di un esonero. E quindi Rudi Garcia e Sinisa Mihajlovic se la giocheranno a modo loro: tra il 4-3-3 giallorosso e il 4-4-2 rossonero passano due interpretazioni sensibilmente diverse dello stesso gioco. La profondità, i tagli, le verticalizzazioni di Garcia contro il rispetto delle posizioni, le due linee vicine, le ripartenze di Mihajlovic: questi, almeno, sono i concetti-base, scrive Giovanni Battista Olivero su "La Gazzetta dello Sport".
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Roma-Milan, fuori il secondo
La profondità, i tagli, le verticalizzazioni di Garcia contro il rispetto delle posizioni, le due linee vicine, le ripartenze di Mihajlovic
Momento brutto per entrambi: i giallorossi prendono tantissimi gol, i rossoneri ne fanno pochissimi, Garcia non trova un equilibrio tra le due fasi, Mihajlovic alla fine ne ha trovato uno abbastanza valido nella propria metà campo (al netto degli errori individuali) ma penalizzante quando bisogna fare gioco. Le due squadre hanno una crisi d’identità, che si riflette nei risultati.
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