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rassegna stampa

Roma, le Tre Fontane di felicità

Dopo il trionfo nel derby, 4.000 tifosi festeggiano la squadra. Totti: «Che bello riavervi»

Redazione

Roma giallorossa è impazzita di felicità e ieri al Tre Fontane «sono saltati tutti gli schemi», ha detto col sorriso un funzionario di polizia. Allenamento dei ragazzi di Spalletti con la squadra circondata dall’affetto di 4mila tifosi, come scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.

La società è stata costretta a chiedere l’autorizzazione per aprire tutte e due le tribune, vista l’enorme affluenza. I romanisti hanno rivolto cori ironici soprattutto a Wallace, che col suo errore ha spianato la strada alla Roma verso la vittoria. Quasi del tutto ignorato Lulic. I più giovani cantavano, i più anziani ricordavano i tempi in cui al Tre Fontane si allenavano i campioni degli Anni 80, molti erano incuriositi dai nuovi: «Ma Gerson è alto eh, ha il fisico?», diceva un papà al figlio, evidentemente più incuriosito dalla cresta di El Shaarawy. Un altro, invece, era attratto dalle belle parate di Alisson (a parte il goffo intervento finale che ha strappato qualche risata), desideroso di mettersi in mostra.

Totti, neanche a dirlo, il più acclamato, soprattutto quando ha battuto un rigore conquistato da Iturbe. Il capitano poi commenterà: «Che bello l’abbraccio dei tifosi, che bello riavervi con noi» Comunque anche Iturbe è stato applauditissimo, così come gli eroi della stracittadina Nainggolan e Strootman, l’infortunato Florenzi, il bomber Dzeko e, ovviamente, De Rossi. Quelli che non hanno giocato il derby si sono allenati al completo, con tanto di partitella a campo ridotto con alcuni della Primavera, gli altri, dopo una breve corsa e un lavoro di scarico, sono tornati a Trigoria per fare fisioterapia e lavori specifici, con sorrisi grandi così vista la giornata.

Quando è arrivata la squadra a bordo del pullman ufficiale sono scattati gli applausi e i cori per tutti, tante sciarpe e bandiere, qualche fumogeno, i soliti cori contro l’ex prefetto Gabrielli, e quelli a favore di Spalletti che, invitato ad andare sotto la curva, ha risposto regalando un inchino a tutti i tifosi presenti. Alla festa mancava soltanto Rüdiger, in permesso per partecipare in Germania al matrimonio del fratello. Tra i 4mila non c’erano molti dei gruppi della Sud: qualcuno è andato, qualcun altro ha preferito restare a casa perché nella notte tra domenica e lunedì è venuto a mancare «Giorgetto», storico tifoso della curva Sud.