rassegna stampa

Roma-Lazio, tensione da derby

C'è prima l'impegno di Champions ma il tifoso giallorosso conta già le ore che lo separano dalla stracittadina

Redazione

C’è una sconfitta con l’Inter ancora da metabolizzare, la Champions che incombe ma, come scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport,  il tifoso giallorosso conta già le ore che lo separano dal derby.  Non sappiamo se la chiesa sia «tornata (per sempre) al centro del villaggio», se il rischio di incidenti fuori dallo stadio paventato da Gabrielli non annacqui l’attesa, oppure se l’Europa di Champions che scorre nelle vene giallorosse abbia definitivamente ampliato il mandato internazionale che la proprietà si è prefissa, però il derby sfugge dalla razionalità.

C’È TANTO BISOGNO DELLA GRINTA DI MAICON

L’ambiente non sarà quello delle grandi occasioni, perché la protesta delle curve andrà ancora avanti. Ma un derby è sempre un derby anche se, giocandosi a novembre, non sarà decisivo come quello di maggio che valeva la Champions. La Roma ci arriva in condizioni migliori, nonostante l’ultima sconfitta con l’Inter, considerata però a Trigoria piuttosto casuale. Garcia  giocherà con i più forti, cercherà di sopperire all’assenza di Pjanic con Keita, metterà in campo personalità (possibile che giochi Maicon) e cercherà di non farsi condizionare dal risultato di Coppa.

RIECCO KEITA SI CANDIDA AL RUOLO DI REGISTA

Mancherà Miralem Pjanic e questo rende triste Rudi Garcia. Il bosniaco, dai cui piedi passano tutti i palloni del gioco della Roma. De Rossi ci sarà, Keita con ogni probabilità anche, e sarà un recupero quasi a sorpresa, visto che veniva considerato out fino a dopo la sosta. Niente da fare a meno di miracoli francamente poco prevedibili per Francesco Totti. Se ne riparlerà dopo la sosta, quando magari potrebbe dare il cambio a Dzeko impegnato, come Pjanic, negli spareggi per l’Europeo contro l’Irlanda.

(con la collaborazione di Chiara Zucchelli)