Cartolina dall’Olimpico al calcio italiano (e allo sport internazionale, con vista sul sogno olimpico 2024): non siamo cambiati. Sugli spalti e dintorni continuiamo a essere brutti, sporchi e cattivi. E neppure poco, visto che la Digos ieri — in relazione a Roma-Lazio — ha usato termini come «guerriglia» e «criminalità», alla luce dei cinque feriti, dieci fermati e quattro arresti (due romanisti, tra cui A.F. di 24 anni, e due laziali: C.D.D. di 32 e C.J. di 24 anni) e dei sequestri di materiale pericoloso, tra cui un ordigno che conteneva 55 grammi di polvere nera e 50 bulloni («poteva uccidere»). Nell’auto del giallorosso A.F. rinvenuti 25 bastoni, 6 molotov, un martello, 18 bombe carta e un coltello, mentre i due laziali avevano un fumogeno e uno spray urticante (il primo) e un fumogeno e un petardo (il secondo). Curiosità: nel cellulare di quest’ultimo pure foto di Hitler.
rassegna stampa
Roma e Lazio giro di vite: verso curve dimezzate
Il Comitato per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive oggi proporrà al Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, il divieto di accesso alle curve per quella tipologia di frequentatori delle curve legata agli ultrà.
NO TRASFERTA PER IL NAPOLI Il Comitato per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive (Casms), perciò, oggi proporrà al Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, il divieto di accesso alle curve per quella tipologia di frequentatori delle curve legata agli ultrà (sul modello Atalanta). Sul fronte Roma i match nel mirino sono i due con l’Empoli (Coppa Italia il 20 gennaio e campionato 31 gennaio), per la Lazio quello di domenica con il Napoli (ai partenopei sarà vietata la trasferta). I tifosi delle curve che avranno accesso dovrebbero essere solo quelli con la tessera del tifoso standard («1900» più i «Cucciolone» per i biancocelesti e «Privilege» per i giallorossi), tenendo fuori perciò gli acquirenti dei biglietti singoli (nel mondo Lazio tanti non si sono abbonati in polemica con Lotito) e i possessori della «Home Card» (nel mondo Roma tutti gli ultrà più duri). Insomma, il settore biancoceleste conterrà circa duemila spettatori, mentre quello giallorosso sarà dimezzato.
EVERSIONE Nonostante i duemila poliziotti impegnati e le bonifiche a tappeto, oltre ai lavori di «intelligence» per sensibilizzare le curve sui «bomboni», la mano tesa non è stata raccolta. Al Viminale si parla di strategia eversiva contro le forze dell’ordine, con i tifosi della Lazio più impegnati nella guerriglia metropolitana (circa 150 si sono scontrati fuori dall’Olimpico con la polizia, con la stessa dinamica del derby di settembre 2013) e quelli della Roma più attivi nell’assemblare e utilizzare materiale esplosivo.
DERBY E TV Con queste premesse, anche al ritorno il derby sarà di giorno e questo, in caso di lotta scudetto, potrebbe creare problemi di audience alle tv. Ovvio che, dopo le decisioni del Prefetto, scatteranno i ricorsi sia dei singoli abbonati sia le lamentele dei club, ma l’ora della tolleranza è terminata. Comprensibile. Il calcio allo stremo e il sogno olimpico ne hanno disperatamente bisogno.
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