A Trigoria tutti sperano che i prezzi popolari, e la vittoria di Verona, possano riempire un po’ lo stadio. Il contorno non aiuta: fa freddo, la partita è di sera, il Benevento è ultimo in classifica, ci sono tante assenze. Ma Eusebio Di Francesco spera che i tifosi, dopo i fischi assordanti dell’ultima volta, tornino vicini alla squadra. Al momento sono previsti 30milaspettatori scarsi, forse anche qualcosa meno, ma la Roma ha bisogno, con o senza pienone sugli spalti, di tornare a vincere all’Olimpico. Non succede da un mese e mezzo, dieci giorni prima di Natale, quando sotto l’albero tutti pensavano di trovare, almeno, la possibilità di competere fino all’ultimo per i primi due posti, invece che limitarsi a una corsa per un piazzamento in Champions.
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Roma, la sindrome dell’Olimpico
Nelle ultime quattro gare in casa tre k.o. e un pari: con il Benevento per svoltare
Alla Roma il compito di scaldarel’ambiente, magari a suon di reti: in campionato, in casa, fino a questo momento ne ha segnate 17 in 12 partite, lo scorso anno ne aveva realizzate il doppio, segnando solo una rete soltanto in un paio di occasioni.
(C. Zucchelli)
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