Il Salisburgo batte la Roma 1-0 con una rete di testa di Capaldo a pochi minuti dalla doccia. Pur non brillando affatto, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, la Roma avrebbe meritato di vincere, non fosse altro che per i due legni colpiti da Cristante e Belotti e per un possibile rigore nel primo tempo su cui Mou recriminerà nel post-partita. Certo, il Salisburgo non è apparso niente di speciale. Pressing e aggressività stavolta non si sono visti, come se la Red Bull — tesoro della casa — non avesse fatto effetto. Colpa, più probabilmente, della stagione appena riavviata che ha lasciato ruggine nelle gambe, visto che per gli austriaci è appena il terzo match dalla ripresa.
La Gazzetta dello Sport
Roma, la beffa è doppia
La Roma mantiene il pallino del gioco per tutto il primo tempo. L’occasione più grande arriva al 43’, quando uno straordinario lancio di prima di Cristante trova Tammy che, dopo essersi sbarazzato di Pavlovic, tira solo addosso al portiere in uscita. La ripresa comincia con l’ansia Dybala, lasciato nello spogliatoio per un problema muscolare. Al 24’, su angolo di Pellegrini, è Cristante a colpire la base del palo, mentre al 36’ — dopo cambi in vista campionato — su corner di Zalewski, la carambola innescata da Smalling e Belotti costringe il portiere a deviare sulla traversa. Sembrerebbe la certificazione del pari, ma al 43’ un cross di Pavlovic pesca Capaldo che di testa sigla la beffa. Impressioni? La rimonta non è certo impossibile, ma ritrovare scampoli di bellezza aiuterebbe.
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