(La Gazzetta dello Sport - M.Cecchini)- Se è vero che la vita è una valle di lacrime, ad asciugare almeno un paio di lucciconi ai tifosi romanisti ci pensa Rudi Garcia in versione «alieno» saggio in un mondo dalla dietrologia imperante. La prima lacrima la tampona rispondendo a chi gli chiede se - alla luce del caso Destro e di tutto il rosario di lamentazioni - il campionato possa dirsi «legale». «Non c’è niente contro la Roma o a favore di un’altra squadra. Solo che dopo la partita a Cagliari, quando un giocatore fa tre gol, sentir parlare solo dell’episodio della manata è triste. Ma è inutile parlarne, c’è un ricorso. Le regole interne comunque ci sono. Prandelli e la mancata convocazione? Ognuno ha il suo modo di gestire la squadra». Detto che ai complottisti in servizio permanente neppure le parole dell’allenatore serviranno a placare gli sdegni, la seconda lacrima asciugata mette d’accordo tutti: «Totti è pronto, ha fatto un allenamento normale. Venerdì aveva svolto u differenziato perché la squadra non ha fatto grandi cose sul piano fisico e invece lui aveva bisogno di lavorare più intensamente. Tutto bene quindi per il capitano».
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Roma-Juventus non finisce mai. Totti all’assalto di Del Piero
(La Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – Se è vero che la vita è una valle di lacrime, ad asciugare almeno un paio di lucciconi ai tifosi romanisti ci pensa Rudi Garcia in versione «alieno» saggio in un mondo dalla dietrologia...
Caccia a ADPInutile dire che il numero dieci giallorosso, per il problema al retto della coscia destra, non è al meglio ma vista l’assenza di Destro - che corre il rischio di essere lunga se la Corte di Giustizia Federale non farà sconti - è chiamato a stringere i denti, tanto più che ha già messo nel mirino un nuovo traguardo: l’aggancio ad Alessandro Del Piero nella classifica dei gol (in tutte le manifestazioni) con la maglia della stessa squadra: 289 per Ale in bianconero e 288 per Francesco in giallorosso. E dietro di loro una scia di nobiltà assortita, che va da Meazza a Schiavio, Nordahl e via ricordando. Ma Totti non pensa tanto ai record personali, bensì alla squadra. Ed il suo concetto è chiaro: «Nella lotta scudetto noi non molliamo».
Garcia e i record D’altronde, la Roma di questi giorni di primati ne mastica a bizzeffe, se si pensa che - battendo stasera l’Atalanta - si sarà eguagliato il record di 24 successi in un campionato centrato nelle stagioni 2007-08 (Spalletti) e 2009-10 (Ranieri). Per questo, anche dinanzi alle assenze contemporanee di Benatia, Pjanic, Florenzi e Destro, l’allenatore commenta così: «Anche altre volte abbiamo avuto problemi, però questo non ha mai cambiato il valore o l’efficacia della squadra. La corsa scudetto non è chiusa. Stiamo facendo una stagione eccezionale, ma voglio concluderla nel migliore dei modi».
Per farlo stasera, davanti a circa 45.000 spettatori, ha previsto anche una versione iper-offensiva giallorossa da schierare magari in corsa, cioè un 4-2-3-1 che preveda dentro Maicon e Dodò sulle fasce, con Gervinho, Ljajic e Bastos dietro a Totti. Insomma, l’obiettivo non nascosto è quello di trascorrere almeno le notti di sabato e domenica a -5 dalla vetta, sperando che lunedì l’Udinese riesca a fermare i bianconeri. Obiettivo possibile. E forse anche per questo Garcia dice: «Vorrei che questa stagione bellissima non finisse mai». Parole da innamorato di calcio, piombato su un pianeta dai pozzi avvelenati dal rancore.
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