rassegna stampa

Roma-Juve ora è da pesi massimi. Dzeko e Mandzu con i colpi da k.o.

"Hanno perso la prima partita e vorranno fare meglio la seconda, ma noi abbiamo pareggiato la prima e giocheremo davanti al nostro pubblico. Vogliamo prendere i tre punti" dichiara il nuovo centravanti giallorosso

Redazione

Edin Dzeko e Mario Mandzukic, entrambi 29enni, hanno addosso le ferite invisibili di chi ha visto una terra chiamata Jugoslavia dissolversi nel sangue. Ad accomunarli più di tutto è il mestiere da di centravanti.

In un periodo, come scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport, i due hanno addirittura giocato insieme, a Wolfsburg nella stagione 2010/11. Domani saranno avversari. «È curioso – dice Dzeko a Sky –. Ho giocato contro quasi tutte le più grandi squadre di Europa e del mondo ma mai contro la Juventus. È un top club, lo dicono le statistiche: hanno vinto gli ultimi 4 scudetti e questo dice già tutto. Adesso finalmente potrò affrontarli e speriamo di fare bene. Li rispetto molto, noi dobbiamo fare il massimo per ottenere un buon risultato. Hanno perso la prima partita e vorranno fare meglio la seconda, ma noi abbiamo pareggiato la prima e giocheremo davanti al nostro pubblico. Vogliamo prendere i tre punti». Schietto, sincero. E desideroso di giocare con Totti: «Certo che possiamo farlo. È una leggenda, un giocatore fantastico. Tutti possono giocare con lui, ma tutto dipende ovviamente da Garcia. Sarà lui a decidere chi e quando scenderà in campo, ma per me possiamo tranquillamente giocare insieme. In generale, spero di conoscere i nuovi compagni il più velocemente possibile perché le grandi partite stanno arrivando». Il paradosso è che, in fondo, Dzeko poteva essere anche dall’altra parte della barricata. «È vero, c’è stata qualche voce di mercato negli ultimi anni ma non si è concretizzato nulla. È il passato. Oggi sono un giocatore della Roma e sono felice di esserlo. E adesso ritroverò Mandzukic. Non ci ho parlato ultimamente, ma avremo tempo di parlare dopo la partita. Non ho giocato solo con lui al Wolfsburg, ma anche con Barzagli, con cui ho vinto un titolo: li conosco entrambi molto bene». I compagni sono già pazzi di Dzeko, e non è un caso che Pjanic dica: «Edin dà una nuova dimensione al nostro gioco, a Verona voleva vincere disperatamente e ha già memorizzato tutto il calendario. Può essere che sia l’anno buono per superare la Juve».