rassegna stampa

Roma-Juve e Inter-Atalanta: due sfide da 1,2 miliardi

All’Olimpico c’è il match più “ricco”. Tra le quattro solo l’Atalanta fa profitti

Redazione

Roma-Juve e Inter-Atalanta: è un weekend da sballo. La diciannovesima giornata di Serie A mette a confronto 4 delle prime 5 della classifica, come riporta La Gazzetta dello Sport. Due sfide ad alta quota che pesano per 1,2 miliardi di euro, mettendo assieme i fatturati dei quattro club, al netto delle plusvalenze.

Domenica sera i bianconeri, da tempo leader in Italia con ricavi che sfiorano il mezzo miliardo (494 milioni nel 2018-19), sono attesi dai giallorossi, a quota 251 milioni. In questi anni il trend del club di Agnelli è stato in ascesa, dai 156 milioni dell’annus horribilis 2011 fino allo “strappo” con Ronaldo, che alla sua prima stagione ha contribuito all’incremento di proventi per 58 milioni. Il fatturato della Roma, invece, è stato ondivago, strettamente collegato alla partecipazione in Champions. Nelle ultime due stagioni si è attestato attorno ai 250 milioni (257 nel 2017-18 grazie alle semifinali) ma l’esercizio in corso risentirà parecchio della mancata presenza alla coppa più prestigiosa. Dal punto di vista della redditività, né Juve né Roma possono dirsi soddisfatte: nel 2018-19 i bianconeri hanno perso 40 milioni, i giallorossi 25, con i primi nel pieno della fase espansiva del piano quinquennale 2019-24 che mira al definitivo salto di qualità e i secondi che sperano in una svolta col passaggio da Pallotta a Friedkin e lo sblocco dell’iter stadio.

C'è poi Inter-Atalanta. Nella scorsa stagione, quella del ritorno in Champions, l’Inter ha registrato il primato personale in fatto di ricavi: 377 milioni. L’Atalanta segue invece l’anno solare. L’ultimo bilancio disponibile è quello al 31 dicembre 2018, con ricavi per 131 milioni. Una cifra enorme, “drogata” dai proventi dal calciomercato che vanno oltre le plusvalenze già escluse dai nostri calcoli: 45 milioni tra prestiti e premi.

Anche l’Inter sta vivendo la sua fase di crescita. Da quando la famiglia Zhang si è insediata, nel giugno 2016, i ricavi sono quasi raddoppiati e dall’Asia sono pervenute entrate insperate. La gestione contabile è agli opposti. L’Atalanta, maestra delle plusvalenze, nel 2018 ha registrato profitti per 24 milioni e anche il 2019 chiuderà in attivo: sarà il 4° bilancio di fila col segno più.