Ora anche Emery, tecnico del Psg, apre alla cessione di Jesé, oggetto del desiderio della Roma per l’attacco: «Ha bisogno di giocare, quando lo ha fatto il suo rendimento mi ha soddisfatto. Non si sta rivelando facile dargli continuità e per questo abbiamo parlato della possibilità che parta. Valuteremo la migliore situazione per lui e per il club». L’accordo per il prestito con diritto di riscatto la Roma ce l’ha già, ma il problema è che l’ex Real Madrid preferirebbe tornare in Spagna, al Las Palmas, anche se questa società non avrebbe la possibilità di pagargli un ingaggio così alto (circa 3,5 milioni a stagione), scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport".
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Roma-Jesé, il Psg dà l’okay ma lo spagnolo prende tempo
L'ex Real preferirebbe tornare in Spagna, al Las Palmas, anche se questa società non avrebbe la possibilità di pagargli un ingaggio di circa 3,5 milioni a stagione
In un momento di scarsa liquidità farebbe comodo che Doumbia accettasse alcune offerte cinesi da una decina di milioni, ma l’attaccante preferisce restare al Basilea, anche se la Roma giura di non avergli mai inoltrato le richieste. Per riscattarlo gli svizzeri in estate dovrebbero sborsare alla Roma 6,5 milioni. Stando così le cose, la Roma deve muoversi sottotraccia per andare a caccia sia di un attaccante (oltre a Jesé, piacciono anche Musonda e Feghouli), sia di un centrocampista. La trattativa con Torreira (Samp) c’è, ma pare diretta alla prossima stagione. Detto che Seck piace al Sassuolo, ma anche agli olandesi del Den Haag e del Nec Nijimegen: la Roma non ha fretta.
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