Il mondo è bellissimo visto dall’alto. Così tanto che i tifosi della Roma rispolverano l’antico coro: "Vinceremo il tricolor". L’impressione, infatti, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, è che questo non sia solo un sogno di fine estate.
La Gazzetta dello Sport
Roma in volo con Dybala. Doppietta della Joya, 100 in A e Mou è davanti a tutti
La squadra di José Mourinho ha forza, ha scelte, ha talento, ma soprattutto ha Joya, ovvero quel Paulo Dybala che forse - in modi diversi - Juventus e Inter hanno abbandonato troppo presto e che stavolta ricorda a tutti il suo talento infinito, tuonando in 32’ un doppietta annichilente per il Monza, che alla fine saluta l’Olimpico tutto esaurito con un passivo di 3-0 dopo l’ultima rete di Ibanez.
D’altronde, grazie ai 10 punti, per ricordare una partenza migliore bisogna tornare indietro di 8 anni, quando i giallorossi di Rudi Garcia erano in piena corsa nel loro filotto di 10 vittorie nelle prime 10. Ma in un calcio che macina solo attualità, sembra archeologia sentimentale in un mondo romanista che è tornato a lievitare, anche se la squadra di Stroppa - in bilico - si consegna all’avversario con errori pacchiani.
In avvio Mourinho punta ancora su una squadra coperta, con Cristante e Matic a fare da cerniera in mediana, e Dybala e Pellegrini alle spalle di Abraham, pronti a turno a scendere a metà campo per creare superiorità numerica in quella zona del campo e cercare di portarsi via un uomo, allargando così le maglie della difesa del Monza. Per parte loro i brianzoli abboccano all’idea mourinhana di tenere il baricentro basso, così gli uomini di Stroppa provano a fare gioco nella trequarti giallorossa, ma senza rendersi pericolosi. Così nelle praterie che lasciano alle loro spalle iniziano a banchettare gli attaccanti dello Special One. Da un rilancio di Zalewski, infatti, un colpo di testa di Abraham a metà campo innesca un grande scatto di Dybala, che di sinistro fulmina Di Gregorio. Il Monza prova scuotersi con un tiro di Caprari, ma resta poca cosa, tant’è che al 32’, su lancio di Matic, uno svarione di Marrone libera Abraham, il cui tiro viene deviato dal portiere, senza però che riesca a evitare il tap-in vincente di Paulo. È l’apoteosi per la Joya che al 44’, con una mezza magia, libererebbe anche Pellegrini per un tris mancato.
Nella ripresa Stroppa toglie Marrone per inserire Molina sulla fascia, ma il bilancio racconta solo due colpi di testa di Petagna e Caldirola. D’altronde si capisce come al fixing del gol è sempre più avanti la Roma, con Dybala che sfiora la tripletta dopo appena 24 secondi. Così tocca a Caldirola salvare due occasioni clamorose: la prima su Pellegrini e la seconda dopo un vertiginoso assolo di Abraham. Nessuna sorpresa, perciò, che al 16’, su angolo di Pellegrini, Ibanez metta in rete di testa il tris.
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