Tre giorni tre, quasi 72 ore a Trigoria. È l’arco temporale in cui Rudi Garcia cercherà di mettere le cose a posto, risolvere i problemi, ridare un’anima alla Roma. Tre giorni di ritiro per cercare anche di chiarirsi e togliersi dal fianco delle spine dolorose. Perché Rudi Garcia in questa squadra ci ha sempre creduto, provando a difenderla anche quando era indifendibile. Ora, in questi tre giorni di faccia a faccia, spera di avere in cambio qualcosa.
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Roma in ritiro, ecco le spine di Garcia
Il tecnico francese in questo ritiro deve cercare di ritrovare l’amalgama, la chimica, quel «mutuo soccorso» richiamato anche dal d.s. Sabatini e che si è andato perdendo
TRA CURA E PRIVILEGI - Il primo problema che la Roma deve affrontare nel ritiro è quello di ritrovare l’amalgama, la chimica, quel «mutuo soccorso» richiamato anche dal d.s. Sabatini e che si è andato perdendo. Garcia sta affrontando le stesse difficoltà avute in Francia, dopo aver toccato l’apice con l’accoppiata Ligue 1-coppa di Francia, nel 2011. Poi la discesa, con il 3° ed il 6° posto successivi (anche se il Lille gli vendette pian piano tutti i pezzi migliori, a cominciare da Gervinho per finire con Hazard). Nello spogliatoio, però, qualcosa si ruppe, tanto che un giocatore storico come Florent Balmont dopo il suo addio dichiarò: «Non lo rimpiango, con lui per alcuni giocatori c’erano dei privilegi e per altri no. E questo non fa bene ad uno spogliatoio». Un po’ quello che pensano oggi alcuni giocatori della Roma. Ecco, Garcia in queste tre partite deve cercare di ricucire anche con quei giocatori, di tornare ad avere un ascendente che sembra aver perso sul gruppo.
I SINGOLI - Poi il secondo step per il tecnico francese è cercare di valorizzare al massimo alcune individualità. A cominciare da Iturbe, che a Milano sembra aver dato dei segnali di ripresa, per finire a Ljajic (messo un po’ da parte negli ultimi tempi) e Pjanic, uno di quelli che Rudi fa giocare sempre, anche con una caviglia malconcia. E poi ricomporre quelle piccole crepe che si sono pian piano create con i senatori: le facce di Totti, le incomprensioni con De Rossi, le parole di De Sanctis. Niente di trascendentale, intendiamoci. Ma situazioni che tutte insieme finiscono con pesare.
MERCATO - Intanto ieri tanti incontro per Sabatini a Milano. Primo passo Nainggolan (di cui riferiamo altrove), con il Cagliari si è parlato poi di un possibile rinnovo del prestito di Ibarbo e del riscatto di Astori (che poi può essere ceduto, Milan o Inghilterra). Sabatini ha poi registrato l’interesse del Crystal Palace per Cole e incontrato il rappresentante del fondo che gestisce Mpoku e Lestienne. Ed, infatti, si è poi visto con Capozucca, d.s. del Genoa, per parlare proprio dell’esterno belga e di Bertolacci, che però vuole tornare a Roma solo con determinate garanzie tecniche.
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