A Roma si era trovato benissimo, tant’è che nel giorno del munifico addio, non si sa se fu più forte la soddisfazione oppure la malinconia. Stephan El Shaarawy, uno che in giallorosso ha messo a segno 40 gol in 139 partite, dal gennaio 2016 al giugno 2019, ora potrebbe tornare, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
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Roma, il ritorno del Faraone
El Shaarawy pronto a tagliarsi l’ingaggio. Per lo Shanghai risparmio in vista
Nonostante la sua quotidianità sia rappresentata dallo Shanghai Shenua, in cui ha segnato 4 gol in 13 partite, il cordone ombelicale con l’Italia non si è mai davvero interrotto. Roma - in tutte le sue accezioni - è rimasta sempre al centro dei pensieri dell’attaccante. In generale, l’operazione ritorno, a Trigoria, presenterebbe non pochi punti a favore. El Shaarawy ha solo 27 anni e vanta un’esperienza, in Italia e all’estero, con pochi paragoni. Non solo. Il commissario tecnico Roberto Mancini lo stima da tempo, segno del saper essersi conquistato un gradimento in tempi non sospetti e così, anche lo spostamento dell’Europeo potrebbe essere un’opportunità in più per tentare un rientro stabile in azzurro.
Ad ostacolare l'operazione ritorno è un solo elemento, però non certo banale: lo straordinario ingaggio che il Faraone percepisce adesso, circa 14 milioni netti a stagione per tre anni. Uno stipendio del genere sarebbe ovviamente fantascientifico per la Roma (e non solo), ma El Shaarawy, pur di tornare, sarebbe pronto a fare un sostanzioso sconto, rientrando dentro i parametri del club giallorosso, magari accettando 2,5 milioni per un contratto almeno triennale, e per lo Shanghai un risparmio di 28 milioni netti.
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