La festa per la presenza numero 100 di Totti in Europa viene rovinata nel modo più inaspettato, così come quella del Faraone El Shaarawy, fondamentale nel ribaltare un match fin dall’avvio niente affatto scontato, visto che l’Austria Vienna va addirittura in vantaggio. Le buone notizie per Spalletti, comunque, fino a quel momento non vengono solo dal risultato, ma anche dalla prestazione di alcuni giovani che potrebbero essere il futuro prossimo della Roma. Parliamo di Paredes e Gerson (il brasiliano all’esordio da titolare all’Olimpico) che ben figurano nella mediana,
rassegna stampa
Roma ha fatto la stupida. Dal Faraone alle mummie
I giallorossi, ispirati da Totti, volano sul 3-1 con i gol di El Shaarawy (2) e Florenzi. Poi si fermano e regalano la rimonta all’Austria Vienna
Nel primo tempo, da una palla persa da Juan Jesus, nasce il cross di Kayode che innesca il gran sinistro al volo di Holzauserh. Passano solo tre minuti, però, quando un grande assist di Gerson innesca la corsa di El Shaarawy, bravo a battere Almer con un pallonetto. Di lì a pochissimo il portiere è costretto ad uscire per un serio infortunio al ginocchio, e quindi, al 34’, a capitolare tocca al sostituto Hadzikic, impotente sulla nuova conclusione del Faraone innescato da Totti, dopo che Florenzi aveva rubato palla a Felipe Pires. Il 3 a 1 arriva al 25’ del secondo tempo con un nuovo assist di Totti di esterno destro che pesca sul vertice dell’area piccola Florenzi, che segna con un gran tiro al volo. Ma la beffa è dietro l’angolo, perché su due palle messe al centro della sinistra Prokop prima (37’) e lo stesso Kayode poi (39’) puniscono la deconcentrazione dei difensori e l’indecisione di Alisson. E’ il pareggio amarissimo, che certifica come la Roma sia sempre vulnerabile in Europa (in 33 delle ultime 35 partite ha subito almeno un gol) e che i ragazzi di Spalletti siano abilissimi a rimontare (Sampdoria) come a farsi rimontare.
(M. Cecchini)
[fncgallery id="513374"]
© RIPRODUZIONE RISERVATA