Forse c’è una sorta di geometria sentimentale che avvolge l’attualità, accarezzandola con la storia. Ieri infatti, proprio nel giorno in cui Roma ha festeggiato 2768 anni dalla sua fondazione, si è sparsa la notizia – al netto della notizia, smentitissima dal club,, di un mancato rinnovo del contratto di Totti nel 2016 – che uno dei romanisti storici del periodo più bello tra quelli pre-statunitensi, potrebbe tornare in giallorosso, cioè in qualche modo a casa. Si tratta di Alberto Aquilani, che a 31 anni da compiere (a luglio), a sei anni da quando le strade si sono divise, vuole trasformare il suo addio in un arrivederci.
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La Roma guarda al passato: ora Aquilani può tornare
Il centrocampista fra poco più di due mesi si svincolerà dalla Fiorentina. Logico, quindi, che un giocatore del suo calibro sia stato già avvicinato da diversi club, e tra questi c’è anche la Roma
BIENNALE Com’è noto, il centrocampista fra poco più di due mesi si svincolerà dalla Fiorentina, con cui le trattative per il rinnovo si sono arenate. Logico, quindi, che un giocatore del suo calibro sia stato già avvicinato da diversi club, e tra questi c’è anche la Roma. Il d.s. Sabatini infatti circa un mese fa ha chiesto informazioni all’entourage di Aquilani, che da qualche settimana tra l’altro ha anche cambiato procuratore, passando dal suo storico mentore Zavaglia ad Andrea D’Amico. Inutile dire come un ritorno alla Roma sarebbe al momento la soluzione più gradita per Alberto, che tornerebbe a piantare di nuovo le sue radici nel giardino di casa. Le sue richieste, tra l’altro, non paiono esosissime, visto che un contratto biennale modulato con una parte fissa e premi ad obiettivi, non sarebbe impossibile da strappare. Non solo. Negli anni scorsi, Sabatini aveva contattato il centrocampista per sondare le possibilità di un suo eventuale ritorno, ma gli ingaggi elevati che aveva percepito in passato non consentivano il trasferimento. La Roma però non è la sola a muoversi, visto che anche l’Inter e il Milan stanno sondando il terreno, senza contare che ci sono anche le seduzioni offerte dall’estero, calcio Usa compreso. Ma Roma è Roma, è così – dopo aver disputato in giallorosso 149 partite segnando 15 reti – c’è stato il trasferimento al Liverpool (che lo pagò 20 milioni di euro più bonus) e successivamente i passaggi alla Juventus, al Milan e alla Fiorentina, non trascurando le 38 presenze (e 5 gol) con la Nazionale maggiore.
ASSALTO AYEW Sempre sul fronte mercato giallorosso, c’è da registrare come oggi potrebbe esserci un nuovo incontro tra Sabatini e Gianluca Di Carlo, procuratore di André Ayew, 25 anni, attaccante del Marsiglia (ma svincolato a giugno), da tempo nel mirino della Roma. Il manager, infatti, poche settimane fa è stato a Trigoria in compagnia anche di Abedi Pelè, padre dell’attaccante, che comunque è seguito anche da club di livello come Inter e Spartak Mosca. Il trasferimento in giallorosso, però, sarebbe gradito ad Ayew, per il quale sarebbe stato raggiunto un accordo sulla base di circa tre milioni di euro a stagione. Detto che l’offensiva moscovita sembra ancora più remunerativa (si parla di quattro milioni), l’operazione ancora non può dirsi conclusa perché Sabatini ha fatto presente ai suoi interlocutori come la Roma, prima di chiudere un contratto del genere, voglia avere la certezza di entrare direttamente in Champions League. D’altronde, anche nel mondo dei parametri zero – da Mavuba, Neto e Maxi Pereira per primi – la certezza di avere un budget di spesa importante è fondamentale per parametrare qualsiasi mossa. Da questo punto di vista, forse, la storia di Aquilani è diversa. Perché un ritorno a casa di Alberto, in fondo, sarebbe anche una scelta di cuore.
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