(Gazzetta dello Sport - A.Pugliese)Davanti agli occhi di mamma e papà e davanti agli occhi dei tifosi (che, dopo la finale persa il 26 maggio, aspettavano il ritorno in campo della Roma) il primo gol della stagione è il suo. Alessandro Florenzi, maglia numero 24 (giorno in cui si è fidanzato, l’anno scorso indossata da Stekelenburg), si è regalato una doppietta (gol di testa e di piede) e sembra aver capito già le richieste di Garcia: «Ci ha chiesto di muoverci tanto e di non dare riferimenti in mezzo al campo e abbiamo provato a farlo anche se fisicamente non siamo al top visto che stiamo lavorando da pochi giorni». Partita col 4-3-3, la Roma si è poi messa 4-2-3-1 e, per quanto può far fede il test contro i boscaioli, è sembrata a suo agio con entrambi i moduli: «Quando abbiamo cambiato — spiega Florenzi — mi sono messo largo a sinistra e mi sono trovato bene. Per me non c’è problema, basta applicarsi un po’ e le cose riescono». Anche per questo, c’è da scommetterci, Garcia un posto in squadra glielo troverà.
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Roma già forza nove. Piace Florenzi goleador Dodò non è più meteora
(Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) Davanti agli occhi di mamma e papà e davanti agli occhi dei tifosi (che, dopo la finale persa il 26 maggio, aspettavano il ritorno in campo della Roma)
OTTIMISMO Una maglia da titolare la cerca anche Dodò, ieri entrato nella ripresa al posto di Balzaretti. Il ritiro dello scorso anno, per lui finito dopo appena un paio di allenamenti, è un lontano ricordo: «Ho potuto giocare la prima amichevole, un anno fa non ho avuto questa opportunità. Sto lavorando bene, era quello che volevo». In una squadra che sembra privilegiare il pallone a terra il brasiliano vuole spazzare via tutti i dubbi sul suo conto: «A Garcia piace questo gioco e per noi, per le qualità che abbiamo, è l’ideale».
GIOIA MARQUINHO In sette mesi dallo sputo a Zeman a Catania alla fascia di capitano consegnatagli da Garcia perché «sono molto soddisfatto del suo lavoro». La vita di Marquinho in giallorosso si è rivoluzionata: sembrava dovesse tornare in Brasile (il Gremio non ha ancora perso le speranze) ma difficilmente l’allenatore si priverà di un jolly così importante. Un giocatore in grado di fare il terzino, l’attaccante esterno e l’intermedio; uno che, dopo i musi lunghi dello scorso anno, sembra rinato. E con Maicon, che sta quasi sempre con lui, è già nato un feeling speciale.
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