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La Gazzetta dello Sport

Roma, esame da regina. Prove di fuga a Cremona: ma deve rompere un tabù

Redazione
I giallorossi sempre K.O. dopo le soste, ma oggi hanno la chance per tornare in testa e sperare in un aiuto del Milan

Servono continuamente delle conferme per alimentare quello che Gian Piero Gasperini chiama sogno. E la ripresa del campionato mette di fronte la Roma a un altro test di maturità. Non bastano quelli gia superati, per considerare la redditività di questa squadra? Non del tutto. In una classifica così ristretta, con l'anomalia della pioggia di sconfitte che ha livellato i (presunti) valori dell'estate, anche la minima debolezza può essere sfruttata dagli avversari, scrive Pierfrancesco Archetti su La Gazzetta dello Sport. La Roma è circondata da numeri felici, che, ribaditi anche in questa settimana, continuano a giustificare l'entusiasmo dell'ambiente. La media punti in trasferta nell'anno solare (2,33) è la seconda più alta dopo quella del Bayern e nell'avvicinamento al match di Cremona è stata usata e interpretata come buon auspicio, dimostrazione di carattere. Inoltre le nove trasferte senza incassare gol nel 2025, primato nell'Europa che conta, sono una conferma di un assetto difensivo credibile, costruito sulle eccellenti basi della seconda parte della scorsa annata e sull'impostazione di questa. In campionato poi Gasp è stato elogiato per una fase difensiva di ferro, con sole 5 reti incassate in 11 giornate che hanno contribuito al primato, visto il non travolgente ricavo offensivo (12 centri). Ma per mantenersi regina, la Roma deve scrollarsi di dosso il ricordo delle due partite (su due) perse dopo la sosta, sempre in casa contro il Torino e l'Inter, e sempre per 1-0.

Nei due ko, furono letali due distrazioni. Errori che possono capitare, in prestazioni comunque positive: soprattutto con i nerazzurri, la Roma avrebbe meritato il pareggio. Meno pressione? Classifica alla mano, l'impegno della Roma sembra più agevole di quello dell'Inter: ma servirà ugualmente un'abbondante saldezza mentale, perché non venga il braccino. I risultati di ieri rimettono la Roma di rincorsa, visto che il Napoli l'ha superata in vetta e il Bologna l'ha raggiunta. Per far capire meglio che tutto è temporaneo, servono anche gli scatti degli avversari. Contro l'Udinese, prima dello stop, la banda di Gasp aveva comunque mostrato di non aver timore delle responsabilità: calcio d'inizio dopo che il Napoli aveva appena perso a Bologna e il Milan si era addormentato a Parma la sera prima. Ma la Roma si mostrò sicura, superandoli, costringendo l'Inter alla replica immediata, che arrivò. Cremonese e Roma hanno segnato lo stesso numero di gol (12), ma ottenuti con sforzi diversi: la squadra di Davide Nicola è ultima in Serie A come tiri totali (88), mentre la Roma è quinta (149). Grigiorossi dunque pericolosi perché puntano sull'essenzialità, basta poco per l'esultanza: quattro volte in gol con trame da corner e una da calcio di punizione laterale. Gasp oggi chiederà un sacrificio a Evan Ferguson, non ancora al meglio ma che potrebbe essere preferito a Baldanzi nella casella del centravanti. Pure per l'irlandese sarà un altro esame: zero gol in dieci presenze. La tendenza va invertita, per la Roma, per se stesso.