Il grande dubbio di Spalletti sarà sino alla fine se giocare il suo primo derby dal ritorno in giallorosso con i tre attaccanti veloci o, invece, affidarsi al centravanti di ruolo, quell’Edin Dzeko che in nazionale sembra tornato a splendere. A prescindere da cosa decida il tecnico toscano, di certo però c’è una cosa: a Trigoria in questi giorni sta ritornando un bel carico di gol. E anche tante motivazioni in più. Non fosse altro perché tutti i giocatori offensivi impegnati in giro per il mondo con le nazionali hanno trovato la gioia del gol: Salah con l’Egitto in Nigeria, El Shaarawy che ha salvato l’onore dell’Italia in Germania, Dzeko e Pjanic che hanno lanciato la Bosnia in Svizzera (con Miralem che aveva segnato anche contro il Lussemburgo).
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Roma, è un attacco che va a mille. Spalletti deve solo scegliere i gol
A bersaglio i giocatori offensivi in giro per il mondo: Pjanic, Dzeko, Salah ed El Shaarawy. L’italiano: «Non vedo l’ora di giocare questo derby, in quello di Milano ho già segnato»
Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", Dzeko fino alla fine sarà proprio il grande enigma, l’ago della bilancia. Con lui più facile che Spalletti scelga il 4-2-3-1, senza dovrebbe essere 4-3-1-2. E magari il ricordo del gol dell’andata (segnato su rigore) potrebbe dargli un’ulteriore iniezione di fiducia. Nel frattempo, si è consolato con la 46a rete con la Bosnia, diventando in assoluto il miglior marcatore della ex Jugoslavia (Davor Suker della Croazia era fermo a 45 centri).
Salah sarà l’ultimo a tornare a Trigoria, domani mattina, a differenza invece dell’altro faraone, Stephan El Shaarawy, una delle poche note positive dell’Italia in Germania. «Non vedo l’ora di giocare il derby di domenica, ho già segnato in quello di Milano e fu una bellissima emozione — ha detto Elsha a fine gara in azzurro —. Spalletti? È un tecnico preparato, davvero molto bravo».
(A. Pugliese)
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