rassegna stampa

Roma, è la tua giornata. Ma devi battere un tabù

(La Gazzetta Sportiva – M.Calabresi) – L’ultima volta che la Roma ha vinto in trasferta, segnò un giocatore che ora è dall’altra parte del mondo, Michael Bradley.

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(La Gazzetta Sportiva - M.Calabresi)- L’ultima volta che la Roma ha vinto in trasferta, segnò un giocatore che ora è dall’altra parte del mondo, Michael Bradley. Uno che, quando è partito per Toronto, è stato salutato dal profilo Twitter del club con la foto di quell’esultanza a braccia spalancate, in cui si era identificato ogni singolo tifoso della Roma. Era il 27 ottobre, a Udine, primo pomeriggio autunnale con l’ora solare, Roma in difficoltà e in dieci (espulso Maicon), con il forte rischio di interrompere la serie allora ferma a otto vittorie consecutive. Poi il piattone di Bradley, De Sanctis impazzito sotto il settore dei tifosi della Roma, e una festa che sarebbe continuata anche quattro giorni dopo all’Olimpico, con la decima, storica, perla firmata Marco Borriello, un altro che proprio ieri ha salutato ed è finito al West Ham (prestito oneroso a 700mila euro fino a giugno). Da quel giorno, però, qualcosa si è rotto, almeno fuori casa, e la Roma non ha più vinto.

 Scossa GarciaTre punti in quattro partite, ma soprattutto un atteggiamento diverso da quello cannibalesco di inizio stagione. Rudi Garcia, in settimana, ha spinto su questo tasto: non sfugge niente al francese, che in uno dei discorsi fatti alla squadra ha ricordato questo dato. «Ok, siamo stati anche sfortunati, ma fuori casa non siamo più quelli di prima. Torniamo a vincere e dominare, già da domenica». Certo, anche se l’occasione è ghiottissima (al fischio finale di Lazio-Juventus, che la Roma ha seguito in tv, più di un giocatore ha stretto il pugno), l’avversario per spezzare il tabù è il peggiore che potesse capitare: il Verona ha il terzo miglior rendimento interno del campionato (24 punti conquistati sui 32 totali), inferiore soltanto a quello delle due «lepri». «Sta facendo grandi cose, soprattutto in casa — ha sottolineato Garcia —. Ma per noi non cambia nulla: andremo in trasferta per vincere». Magari senza commettere gli errori del passato: il rilassamento del secondo tempo di Torino, l’approccio sbagliato di Bergamo, le distrazioni di Milano e il crollo mentale dello Juventus Stadium.

 Nuovi orariLa Roma non vince tre partite consecutive in campionato proprio dal record di inizio stagione: compresa la Coppa Italia, invece, è già a quattro, con nove gol fatti e nessuno subito. L’ultimo, quello di Gervinho alla Juve, ha avuto un effetto magico: «Non avevamo bisogno di sapere che eravamo forti, ma ora ne siamo sicuri», ha detto Garcia, che così come ha analizzato i numeri con la squadra, ha modificato le abitudini dei giocatori visto che si giocherà alle 12.30. Pranzo prima dell’allenamento in settimana, mentre stamattina alle 8.30 saranno tutti in sala ristorante per il brunch, prima della riunione tecnica e del trasferimento allo stadio. La Roma, da quando esiste il lunch-time match, ha perso una sola volta in otto partite, il 9 gennaio 2011 a Genova. Motivo in più per evitare che il pranzo fuori orario vada di traverso, e per sperare che il Nord-Est chiuda la serie nera così come l’ha aperta.