La bufera Zaniolo sembra avere spazzato qualsiasi altra considerazione ruoti intorno alla Roma in questo momento. Ma in realtà, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, è solo un impressione, perché la dirigenza continua il suo lavoro intorno al mercato, anche se – dal punto di vista strettamente di equivalenze – gli input che giungono da Trigoria raccontano che Nicolò non sarà sostituito.
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Roma, e adesso? Nessun erede per l’azzurro, ma in attacco occhi su Kokorin
Per sostituire Zaniolo bloccata la cessione di Kluivert, mentre si cerca il vice Dzeko: piace il centravanti russo dello Spartak Mosca
Kluivert parrebbe essere uno di quelli coinvolti nei contraccolpi del caso Zaniolo. Visto che per lui non sono giunte offerte che abbiano "emozionato" la società, a questo punto l’olandese potrebbe restare alla Roma, anche perché l’allenatore portoghese lo vede di buon occhio e, soprattutto nella prima parte della stagione, lo ha impiegato parecchio, ricevendone discrete risposte. Resta in partenze invece Under. Ieri comunque, proprio legato all’infortunio di Nicolò, è girata voce di un interesse della Roma lo svincolato Callejon, ma lo spagnolo – oltre a cercare un ingaggio assai elevato – non sarebbe convinto dall’idea di restare in Italia. Proposto anche Pereyra del Watford.
L’effetto domino innescato da Zaniolo, inoltre, potrebbe riverberarsi anche sull’attacco. A questo punto, anche se lo chiedesse, sembra difficile che la dirigenza dia il via libera alla cessione di Dzeko, ma la società vuole supportarlo a dovere. E in questo senso in prima fila pare esserci l’attaccante russo Aleksandr Kokorin, 29 anni, in forza allo SpartakMosca. Il giocatore, dal carattere turbolento – che gli ha causato anche problemi con la giustizia -, ha però innegabili qualità ed è in scadenza di contratto nel 2021.
In difesa, c’è da segnalare che sul fronte Smalling alla Roma aspettano novità (positive) nel giro di tre o quattro giorni, mentre per il ruolo di terzino sinistro, infine, è stato offerto Boli Bolingoli-Mbombo del Celtic Glasgow.
In ogni caso – anche se ieri Forbes ha ufficializzato la classifica dei più ricchi d’America, collocando Friedkin al 181° posto con un patrimonio di 4,1 milioni di dollari – a Trigoria resta la stessa parola d’ordine: niente spese folli. Il futuro si costruisce con calma.
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