rassegna stampa

Roma, da super Crisanto al bad boy Tumminello

Tra i pali la Roma aveva Leonardo Crisanto, uno dei protagonisti della semifinale, per il rigore decisivo parato a Baldini, ma anche per il tuffo all’indietro che ha negato il 4-3 a Popa

Redazione

Cinque anni dopo il trionfo di Pistoia sul Varese, la Roma è tornata in finale Primavera. E le note positive sono tante, a prescindere da come finisca sabato sera, perché i giallorossi sono arrivati ai rigori solo perché l’Inter schierava Manaj, uno che ha debuttato con gol nell’Albania e che in questi giorni sperava di essere in ritiro per l’Europeo.

Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", tra i pali la Roma aveva Leonardo Crisanto, uno dei protagonisti della semifinale, per il rigore decisivo parato a Baldini, ma anche per il tuffo all’indietro che ha negato il 4-3 a Popa. Con lui in vetrina i due interni: la classe del fuoriquota Machin è nota, ha convinto tutti la prestazione di D’Urso, che durante l’anno è rimasto a lungo in panchina, per dare spazio a Ndoj, ma con Entella e Inter è tornato protagonista.

(F. Oddo)