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rassegna stampa

Roma con la testa altrove, ma c’è un Milanese che piace

LaPresse

I giallorossi pagano la scarsa concentrazione e gli errori di Diawara e Fazio. Il baby segna e convince

Redazione

È vero, non contava nulla. E alla fine pazienza, di certo è il male minore. Ma se c’è una strada lungo la quale costruire la mentalità vincente, quella passa anche da partite come quella di Sofia, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.

Dove la Roma ieri ha rimediato la sua prima sconfitta stagionale in Europa, dopo che nelle precedenti 5 gare aveva già messo in cassaforte non solo il passaggio del turno, ma anche il primo posto. Resta però l’amaro per una sconfitta arrivata per un po’ di superficialità di troppo e molta poca concentrazione. Di positivo c'è il ritorno in campo (nel secondo tempo) di Smalling dopo oltre un mese di assenza, ma anche per la bella prestazione di Tommaso Milanese. Il baby della Primavera era alla sua prima partita da titolare, dopo aver già assaporato i campi di Europa League in due precedenti circostanze. E ha trovato il modo migliore per festeggiare, segnando il gol del temporaneo 1-1 con un gesto tecnico che tiene dentro di sé coordinazione, precisione e freddezza. Per un ragazzino di 18 anni, mica male...

Troppe le sbavature, con gli svarioni difensivi che a cavallo dell’intervallo hanno regalato i due gol a Sowe. Prima ci ha pensato Diawara a sbagliare palla in uscita (ma tutta la difesa era piazzata male a copertura, con Fazio e Jesus troppo aperti), poi è toccato proprio a Fazio consegnare all’attaccante gambiano (ex Chievo) il pallone del definitivo 3-1. Peccato, perché ad inizio ripresa la Roma stava anche vivendo il suo momento migliore. trovando maggiore intensità e un pizzico di voglia in più. È una sconfitta indolore, è vero. Ma era meglio evitarla.