Nel 2020 lo stadio di casa più che valore aggiunto è stato una zavorra per la Roma. Come scritto da Chiara Zucchelli de "La Gazzetta dello Sport", in tre partite casalinghe, la Roma ha raccolto un solo punto, pareggiando con la Lazio e perdendo con Torino e Juventus. E mai, in questa Serie A, la Roma era arrivata a non vincere tre partite di fila in casa.
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Quasi un tabù: un solo punto raccolto nelle ultime tre gare interne. Il tifo c’è sempre stato, i giocatori no: col Bologna cercano la svolta
La sfida di stasera col Bologna serve anche ad invertire una tendenza pericolosa, visto che finora, in campionato, sono arrivate 5 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. E pensare che i tifosi sono stati il valore aggiunto nelle ultime tre apparizioni: contro il Torino erano in 40mila, contro la Juve oltre 60mila, al derby uguale. Loro ci sono sempre stati, senza fischiare mai la squadra. I tre punti casalinghi mancano da quasi due mesi, dalla vittoria del 15 dicembre per 3-1 contro la Spal.
Ma la scia, ora, dovrà essere diversa. Perché è in casa che, nelle prossime settimane, la Roma dovrà costruire il suo tesoretto. Lontana dalle mura amiche, se la vedrà, nell’ordine, con Atalanta, Cagliari, Milan e Napoli, in un poker di sfide una più difficile dell’altra; mentre all’Olimpico, da qui ad aprile, arriveranno Bologna, Lecce, Samp e Udinese. Adesso la priorità però è il Bologna. Sugli spalti, fino a qualche giorno fa, erano attesi anche i legali e i dirigenti del gruppo Friedkin, ma al momento la loro presenza è tutto tranne che confermata. Spazio per le vicende societarie, almeno durante i 90’, non ce ne sarà. L’unico obiettivo sarà quello di conquistare i tre punti. E riconquistare i tifosi.
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