"Testa, equilibrio ed esperienza. Per passare il turno martedì servirà questo", parola di Kostas Manolas. Ma chi è nella Roma che si è già spinto fino ai quarti di Champions (che assicurerebbero 6,5 milioni di bonus per l’accesso ai quarti, 3,5 di potenziale incasso più incremento del market pool e possibili premi sulle due singole gare)? In assoluto solo De Rossi e Kolarov, anche se poi i giocatori con un bagaglio di esperienza internazionale sono molti, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport".
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Roma-Champions, missione quarti: Kolarov e De Rossi sanno come si fa
Soltanto due giallorossi hanno già giocato fra le migliori otto d’Europa: il capitano e il terzino ex City
Daniele De Rossi ai quarti ci è arrivato due volte, anche se è un’esperienza che risale a dieci anni fa, alla prima avventura dello Spalletti giallorosso. E sono le due sfide perse ai quarti contro il Manchester United, in una delle quali De Rossi segnò anche (seppur nel malinconico 7-1 incassato all’Old Trafford). Kolarov, invece, si è spinto anche fino alle semifinali, seppur una volta sola e comunque con un contributo minimo. Era il 2016, quando con il Manchester City eliminò ai quarti il Psg e poi perse con il Real in semifinale. Anche se poi nelle quattro gare in questione il serbo giocò la miseria di un minuto. Daniele ed Aleksandar, però, martedì sera potranno indicare la strada da seguire ai compagni di squadra.
Nel 2016, quando la Roma uscì agli ottavi con il Real Madrid, in campo c’erano Florenzi, Manolas, Nainggolan, El Shaarawy, Dzeko e Perotti. Tranne Florenzi e Nainggolan, gli altri gli ottavi li avevano già assaporati in passato, esattamente come Fazio quando era al Siviglia. Ma nessuno di loro è mai riuscito ad andare oltre. "Sarebbe un sogno stavolta arrivare ai quarti – ha detto ieri lo stesso Perotti – Abbiamo un piccolo svantaggio, ma giochiamo in casa e ci basta un gol per passare il turno. Questa gara con lo Shakhtar definirà il nostro finale di stagione".
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