Il dubbio se lo porterà dietro probabilmente fino alla fine e questo è già un vantaggio rispetto a qualche tempo fa, perché vuol dire che anche Schick (al netto del gol e del rigore procuratosi con il Sassuolo) sta dando qualche segnale in più rispetto al passato. Per capire, però, chi a Parma sarà al centro dell’attacco della Roma bisognerà aspettare questa mattina, quando Eusebio Di Francesco - scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport" - parlerà con Dzeko per sapere come si sente. A conti fatti, stavolta dovrebbe essere lui il centravanti giallorosso, dopo ben 9 partite saltate dal via.
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Roma: c’è Dzeko dal via. Gol e fosforo per l’attacco
Il bosniaco in vantaggio su Schick per il posto di centravanti a Parma. Torna titolare dopo nove partite, non si esclude la staffetta tra i due
Ma perché Dzeko? L’utilizzo del bosniaco garantisce sicuramente maggiore qualità, più esperienza nella gestione della situazioni difficili ed intricate e giocate da regista offensivo che Schick, ad esempio, non ha nel suo Dna. E in una partita in cui ci saranno pochi spazi da attaccare ed in cui ci sarà invece bisogno di avere fosforo e idee, per Di Francesco il centravanti bosniaco sembra poter essere più utile dell’attaccante ceco. Perché negli spazi stretti lui ci sa stare e perché quando c’è da fare anche a sportellate, ha una predisposizione maggiore alla battaglia rispetto a Patrik. In più, Dzeko garantisce anche dei giochi di sponda sugli inserimenti dei centrocampisti.
Difficile, però, che Dzeko possa giocare tutta la partita. Più facile, invece, che ci sia una staffetta in corsa, con Edin magari in campo per un’ora e Schick a chiudere la partita. Del resto, avendo smaltito l’affaticamento agli adduttori, è anche il momento di sfruttare al massimo l’aspetto psicologico, quell’adrenalina che l’attaccante ceco ha avuto in dote dalla sfida con il Sassuolo.
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