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La Gazzetta dello Sport

Roma, carica azzurra. Riecco Spinazzola e Zaniolo per lo sprint di Mourinho

Spinazzola

Dopo la rottura del tendine d’Achille e il calvario del recupero, Leo è convocato con la Salernitana. Smaltito l’infortunio, Nicolò sarà l’arma a partita in corso

Redazione

Leonardo Spinazzola è pronto a tornare fra i convocati a 350 giorni di distanza dall’ultima partita giocata in maglia giallorossa, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Non basta. Dopo la grande paura rimediata contro il Bodo, anche Gianluca Mancini è a disposizione, anche se dovrebbe essere tenuto in panchina. Se a questo si aggiunge che anche Veretout ha smaltito la sua influenza e Zaniolo è pronto a scendere in campo dopo venti giorni, il corollario è chiaro: contro la Salernitana, davanti a quasi 65.000 spettatori, per la prima volta in questo campionato José Mourinho potrà avere a disposizione tutti i giocatori che lui ha scelto di avere nella sua rosa. Ovvio che alcuni di loro non possono essere al meglio della condizione, ma dal punto di vista psicologico poter constatare con mano i progressi fatti sul fronte della prevenzione e del recupero dagli infortuni è un viatico di buona sorte per lo sprint che attende la Roma, che sogna ancora la zona Champions. Ma giustamente lo Special One non vuole che un eccessivo entusiasmo contagi l’ambiente. Per questo motivo la convocazione di Spinazzola, se arriverà (come pare), sarà solo simbolica. Una sorta di “bentornato” a uno degli esterni più forti d’Europa che ha smesso di giocare con la Roma ad aprile dello scorso anno per via di un problema muscolare e poi ha immolato il suo tendine d’Achille alla causa azzurra il 2 luglio, nel vittorioso incontro del campionato europeo contro il Belgio. In realtà, difficilmente scenderà in campo prima di maggio (per ora col gruppo fa solo una parte del lavoro), ma dal punto di vista della motivazione ritrovare la panchina contro la Salernitana potrà aiutarlo.  Non sappiamo, invece, se il riabbracciare la Roma solo a mezzo servizio potrà aiutare psicologicamente Zaniolo. L’attaccante fisicamente sta bene, ma l’impressione è che Mourinho in avvio gli preferisca Felix, preferendo giocarsi la carta dell’azzurro solo nella ripresa. Inutile dire che Nicolò avrebbe preferito giocare titolare, ma in questo momento il feeling con l’allenatore portoghese non è ai massimi storici. Ecco, se tutto questo fosse avvenuto in un altro momento del percorso giallorosso, avremmo potuto parlare di caso, ma la scelta di consolidare il gruppo fatta dallo Special One non dà spazio a polemiche. Così Zaniolo è pronto a ricominciare la caccia al gol, che all’Olimpico in campionato gli manca dal 2019, per poi cercare di mettere in difficoltà Mourinho nelle scelte della vigilia contro il Bodo, quando la Roma – chiamata solo alla vittoria – si giocherà una fetta importante di tutta la stagione. Poi in estate tutti faranno le loro valutazioni e, se arriverà un’offerta da 60 milioni, la Roma potrà pensare anche di cedere Zaniolo a qualche big.