Il problema è iniziato con Paulo Fonseca, sei anni fa, per poi proseguire con José Mourinho, Daniele De Rossi e Ivan Juric. Sembra quasi una maledizione o anche solo un virus che ha contaminato Trigoria e non ne vuole sapere di andare via. Sta di fatto anche anche uno dal cammino dorato come Claudio Ranieri non ne è risultato immune, con la Roma che fatica (e quanto) negli scontri diretti anche sotto la sua gestione. Da quando ha ripreso in mano la suqadra ha vinto solo una sfida contro una big, il derby d'andata. La Roma finora ha giocato 12 scontri diretti, con sei pareggi e cinque sconfitte e una media punta di 0.75, la peggiore in assoluto tra le prime nove se si eccettua il Milan. Lo scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Per la Roma adesso c'è l'obbligo di cambiare marcia, perché se si vuole centrare un posto nell'Europa del prossimo anno i giallorossi hanno bisogno di invertire la rotta. Le prossime quattro partite sono proprio degli scontri diretti: Inter fuori, Fiorentina in casa, Atalanta fuori, Milan in casa. L'inversione di tendenza deve arrivare già da San Siro, dove la Roma ha bisogno di non perdere ma possibilmente anche di vincere.
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La Gazzetta dello Sport
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