Un tifoso smaschera il piano che doveva rimanere top secret: un clic immortala Spalletti all’aeroporto di Firenze, reduce dall’incontro notturno con Sabatini, in procinto di partire per Parigi. Ore 9.55, si decolla. «Vado in America», svela il tecnico. Parigi è giusto uno scalo, la destinazione è Miami, è James Pallotta. È la Roma, in fondo.
rassegna stampa
Roma, cambia il centro del villaggio
Spalletti si è imbarcato per Miami per discutere i dettagli del suo ritorno: un anno e mezzo di contratto, ingaggio intorno ai 3 milioni, staff limitato al solo Domenichini mentre resta in dubbio Daniele Baldini
Rudi Garcia si era svegliato all’alba a Zurigo e alle 8.53 era già a Fiumicino: nessuno ad attenderlo, a Trigoria va con mezzi propri. E arriva poco dopo le 9.30, per dirigere l’allenamento. Come se nulla fosse, perché la società non vuole esonerarlo prima di aver trovato un accordo totale con Spalletti. L’imbarazzo dei giocatori è evidente. In campo Rudi sorride. E parla alla squadra: «Sapete tutti com’è la situazione, non so se domenica sarò in panchina. Ma siamo dei professionisti, è giusto prepararsi». A Trigoria c’è pure Sabatini,che prima di pranzo riceve Garcia: i due si parlano, il d.s. gli spiega la situazione, di fatto gli annuncia quello che tutto il mondo sa. Un esonero virtuale, non ufficiale.
Spalletti intanto al tifoso in volo con Parigi avrebbe sottolineato le perplessità per la situazione ambientale di Roma. E che si è imbarcato per Miami per discutere i dettagli del suo ritorno: un anno e mezzo di contratto, ingaggio intorno ai 3 milioni, staff limitato al solo Domenichini mentre resta in dubbio Daniele Baldini. I preparatori? Spalletti darebbe l’ok a proseguire con Norman e Lippie, ma vorrebbe la garanzia di portare qualcuno di fiducia da giugno in poi.
(M.Cecchini/D.Stoppini)
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