La Roma finora in campionato ha segnato 69 gol. Già tre in più, quindi, di tutti quelli segnati in Serie A dalla Roma targata Di Francesco-Ranieri. Il tutto, avendo la quasi certezza di poter incrementare il bottino grazie agli ultimi 270 minuti che mancano prima della fine, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
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Roma attack. Più giovani e in aumento, con Fonseca i gol sono baby
I giallorossi hanno già segnato tre reti in più rispetto a un anno fa. E 16 le hanno realizzate marcatori nati dal 1996
A contrassegnare questo percorso, comunque, Fonseca non si affida solo ai veterani dal gol facile, come possono essere il capocannoniere del gruppo Dzeko, l’inesorabile Mkhitaryan o il sempreverde Kolarov, che ha già segnato 15 gol negli ultimi due campionati, facendo meglio rispetto a tutti i difensori della Serie A. A far decollare il progetto tecnico della Roma, infatti, c’è una generazione nata a partire dal 1996, che in giallorosso si è già materializzata 16 volte nella rete avversaria solo in campionato (22, considerando le coppe). Sono 6 i calciatori di quel gruppo che sono andati in gol finora.
Eccoli: Mancini (1), Pellegrini (1 più 2 in Coppa), Zaniolo (6 più 2), Kluivert (4 più 3), Under (3) e Perez (1 più 1). Al momento, nessuna squadra del nostro campionato è riuscita a mandare in rete più giocatori dello stesso periodo. A pari merito possiamo trovare solo il Milan e il Sassuolo, mentre alle spalle troviamo Bologna, Brescia, Genoa e Fiorentina, l’avversaria di domani, anch’essa ricca di talenti.
Non sorprende, perciò, che praticamente tutti i giallorossi che sono in questo elenco, abbiano tentazione di mercato. La sensazione, comunque, è che quel sestetto potrà al massino trasformarsi in un poker, niente di meno. È noto, infatti, come Under e Kluivert siano in uscita, con la Roma che da entrambi spera di ottenere un totale di circa una settantina di milioni. Gli altri quattro invece, per motivi diversi, dovrebbero essere dei capisaldi della prossima stagione, con un occhio particolare per Pellegrini e Zaniolo che, per motivi diversi, paiono destinati a rappresentare i simboli della Roma che verrà.
Occhio però perché, se Carles Perez è figlio dell’ultimo mercato di gennaio e quindi ancora tutto da scoprire, agli occhi dell’allenatore portoghese Mancini rappresenta uno dei leader caratteriali della squadra. Uno di quelli su cui Fonseca sa sempre di poter contare. Come si è visto anche in zona gol.
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