In attesa del 24 giugno, il giorno in cui la Roma tornerà in campo all’Olimpico contro la Sampdoria, Paulo Fonseca ha già le idee molto chiare, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.
rassegna stampa
Roma all’attacco: sfida all’Atalanta per la Champions
Giallorossi alla pari in molti dati offensivi. Ma adesso serve fare meglio della Dea
Bisognerà provare a vincere più partite possibile, per cercare di agguantare in extremis quel quarto posto a cui la Roma e l’allenatore portoghese credono fermamente ancora. Il che, però, vuol dire non solo raggiungere l’Atalanta che è tre punti più su (e con una partita in meno), ma anche superarla, visto che la squadra di Gasperini ha il vantaggio dello scontro diretto.
Quella giallorossa è una squadra che nel primo step, comunque, ha già dimostrato di essere tra le più offensive del torneo, come dimostrano i numeri (fonte InStat). Al pari proprio dell’Atalanta, con cui la Roma condivide quasi tutti i migliori risultati nei vari parametri offensivi.
Lo dicono i numeri (al di là del dato sui gol fatti, dove la Roma è terza con 51 alle spalle di Atalanta e Lazio, che hanno segnato 70 e 60 reti). Ma che la Roma giochi sempre per fare una rete in più lo dimostrano anche il numero di occasioni da gol create (8 come la Lazio, l’Atalanta ne crea 9 mentre Juve e Inter sono ferme a 7 e 6) e la percentuale di quelle sfruttate: 31%, appena sotto l’Atalanta (32%), ma davanti a Lazio (30%), Inter (29%) e Juventus (27%).
Questo anche perché la Roma arriva spesso al tiro (16 volte a gara – dietro solo la Juventus con 18 – di cui 7 in media sono diretti in porta). E anche il numero degli expected gol (la misura della probabilità che ha un determinato tiro di diventare poi effettivamente gol) è alto: 2,1 a partita, dietro solo a quello dell’Atalanta (2,5) ma davanti a quello delle altre big: Inter 1,96, Juve 1,79 e Lazio 1,63. Il che, sostanzialmente, vuol dire che la costruzione della manovra giallorosso ha un livello di qualità discretamente alto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA