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Roma, 45′ da brividi e fischi poi Mou si prende l’Inter

Roma, 45′ da brividi e fischi poi Mou si prende l’Inter - immagine 1

Giallorossi sotto, servono gli ingressi di Zaniolo e Mkhitaryan. Abraham cresce e guida la rimonta

Redazione

Il connubio tra l’Inter e Mourinho, a San Siro, si sciolse nel pomeriggio del 9 maggio 2010, dopo un 4-3 contro il Chievo. Da quel momento lo stadio milanese ha già ufficialmente riabbracciato (si fa per dire) lo Special One , ma senza che abbia mai avuto a che fare con i colori nerazzurri, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Riaccadrà il 9 febbraio - anticipi e posticipi permettendo - quando l’allenatore portoghese rientrerà nello stadio di tanti successi guidando la Roma, nei quarti di Coppa Italia, conquistati però con qualche fatica di troppo.  Tutto questo, grazie al 3-1 contro il Lecce dell’ex Baroni, santificato dalle reti di Calabresi, Kumbulla, Abraham e Shomurodov. Insomma, la vittoria è arrivata solo in rimonta. Al 27‘ infatti, con il Lecce in vantaggio, oltre ai fischi si è sentito il coro classico: "Tirate fuori le palle". Ma gli scommettitori amanti del brivido che sognavano una sfida a sorpresa sul modello 20 aprile 1984 - quella che costò ai giallorossi lo scudetto - sono rimasti delusi, perché non è più tempo di favole alla Davide e Golia. Il risultato è che, passati in svantaggio, i giallorossi provano ad approfittare della tattica niente affatto rinunciataria dei pugliesi, trovando spazi in cui Perez e Felix vanno alla conclusione senza fortuna. Ad arrivare al pari è perciò Kumbulla che, su angolo di Oliveira, sfrutta di testa l’assist di Abraham. Nella ripresa la partita cambia. L’ingresso di Zaniolo (soprattutto), Mkhitaryan e Vina regalano alla squadra una determinazione che nel primo tempo mancava. E così già dopo 34 secondi, sfruttando un errore in mediana di Lucioni, tocca a Gabriel deviare sul palo un gran tiro di Zaniolo. È solo l’antipasto del vantaggio che arriva sull’asse Mikhitaryan, Zaniolo (velo) e Abraham che piroetta e centra l’angolino per il suo 15° gol stagionale. È il sollievo giallorosso, che trova sempre in Zaniolo il suo grimaldello. A mettere il punto esclamativo, nelle praterie a disposizione, è uno dei più criticati delle ultime settimane, cioè Shomurodov.