I due volti di Mourinho a Roma: quello scintillante in Europa e quello deludente in campionato. Una dicotomia netta, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, che in questo anno e mezzo di José in giallorosso sta diventando sempre più rimarcata. E la cosa stride ancor di più adesso, con ben 12 giocatori (Spinazzola, Cristante, Pellegrini, Dybala, Ibanez, Kumbulla, Wijnaldum, Rui Patricio, Celik, Solbakken, Zalewski e Tahirovic) in giro per il mondo con le rispettive nazionali e altri 2 con le Under giovanili (Bove e Volpato). A cui aggiungere, tra l’altro, un gruppo di giocatori di spessore internazionale che in nazionale o ci sono stati o sono ancora all' interno, i vari Belotti, Mancini, El Shaarawy, Smalling, Liorente, Matic, Camara ed Abraham. Insomma, con questa ricchezza internazionale ci si aspettava una Roma più alta in classifica.
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La Gazzetta dello Sport
Roma, 14 nazionali e tanti big a Trigoria. Il 5° posto non basta
E' una rosa competitiva per la Champions , Mourinho fuori dai primi 10 tecnici giallorossi
Nelle 65 partite in cui Mourinho. ha guidato i giallorossi in Serie A sono arrivate 32 vittorie, 14 pareggi e 19 sconfitte (il 29,2%) 1,69 punti di media. Di fatto, quasi una partita ogni tre Mou perde, fattispecie che lo ha portato fuori dalla classifica dei primi dieci allenatori della storia giallorossa. Dopo Spalletti (2 punti a partita), infatti, troviamo Rudi Garcia (1,99), Claudio Ranieri (1,93 ), Eusebio Di Francesco (1,89), Fabio Capello (1.88), Aurelio Andreazzoli (1.87), Herbert Burgess (1,86), Vincenzo Montella (1.85), Paulo Fonseca (1.76) e Luts Carniglia (1,71).
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