In principio fu un mercoledì di settembre del 1983. In principio fu Francesco Vincenzi. In principio fu un sogno di Coppa dei Campioni che cominciò all’Olimpico per finirvi otto mesi più tardi contro il Liverpool, in una finale annegata tra rigori e lacrime. Il minimo comune denominatore di questo racconto lungo 31 anni è uno solo: la Roma. Finora, infatti, sono 99 le reti segnate dalla squadra giallorossa nella massima competizione europea per club e allora viene da pensare come in fondo ci sia una sottile regia nel fatto che il centesimo gol potrebbe arrivare proprio domani contro il Bayern Monaco, perciò in una serata di gala contro una delle formazioni più titolate al mondo.
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Roma 100 e lode? Ci pensa Totti: “Adesso si può”
Finora, infatti, sono 99 le reti segnate dalla squadra giallorossa nella massima competizione europea
Vincenzi & Totti In quel 1983 Vincenzi si accontentò di aprire la goleada (3-0) contro il nobilissimo Goteborg di quei tempi. La cronaca racconta un cross di Bruno Conti, un tiro di Falcao che finisce sul palo e l’attaccante pronto a segnare sulla ribattuta. Tra quel giorno e il Bayern di Guardiola c’è un mondo intero: l’impresa col Dundee (1984), il trionfo col Barcellona (2002), la doppia impresa di Madrid (2002 e 2008), l’umiliazione col Manchester United (2007) fino alle recentissime ottime prove contro il Cska Mosca ed il City. Una storia giallorossa ricca di qualche gloria e tante malinconie.
Nel segno di Totti In questa cavalcata nel passato recente a mettere più spesso il proprio sigillo il giocatore più atteso, Francesco Totti. Delle 99 reti messe a segno finora dalla Roma ben 17, considerando quella controversa del 2004 al Beyer Leverkusen. Dietro di lui – staccatissimi – ci sono Vucinic a quota 8 e quindi Pruzzo, Cassano e Panucci a a quota 5. Non solo. In giorni in cui occorre metabolizzare tutti i segnali positivi che possono arrivare, non si può dimenticare che proprio il capitano, nel 2010, firmò su rigore la rete del sorpasso (e della vittoria) proprio contro il Bayern, per sancire un 3-2 destinato a cuori forti.
«Personalità» Insomma, l’impressione è che, dopo aver rubato la scena a Manchester con lo splendido gol realizzato al City di due settimane fa, il numero dieci giallorosso cerchi ancora una notte da vetrina, visto che in casa non ha mai perso contro una squadra tedesca. D’altronde il suo pensiero è stato chiaro: «In campionato stiamo mostrando personalità, ma la Champions è un’altra cosa. Le mie favorite in Europa sono il Chelsea e il Real Madrid, ma il Bayern di Guardiola arriva sempre almeno tra le prime quattro. Perciò sappiamo che siamo in un girone difficilissimo, però sappiamo di poter essere la mina vagante del gruppo». In attesa di scoprirlo ci piace sottolineare un dato: il gol numero 80 (al Bordeaux) e quello numero 90 (al Bayern) sono stati proprio a cura di Totti. Pensate quindi che il capitano voglia perdersi proprio la festa per il «centenario» dei Campioni?
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