Se diciamo che quando gioca la Roma, meglio non alzarsi dal proprio posto fino alla fine, non significa di sicuro che esulteremo, ma che ci attenderanno emozioni forti, è quasi sicuro. Non è un caso - scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport" - che delle 10 partite stagionali fin qui disputate, ben 9 abbiano fatto registrare una rete oltre il minuto 80. Roba per cuori forti.
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Roma, 10′ di fuoco: in 9 partite su 10 sempre spettacolo sui titoli di coda
Rimonte fatte e subite, reti fantastiche o fortunate Dal 37’ della ripresa ai recuperi allacciate le cinture
Ha cominciato Edin Dzeko con un sinistro al volo, alla prima giornata di campionato, che si è piantato nel cuore del Toro, e da lì la squadra giallorossa ha cominciato sempre a regalare emozioni sui titoli di coda, fino ad arrivare all’ultimo match prima della sosta, quello contro l’Empoli, quando è stato lo stesso centravanti bosniaco a sigillare un risultato ancora pericolosamente aperto.
I conti per la squadra di Di Francesco, in questa lotta col cronometro, sono in attivo per 6-3, nel senso che sei volte è stata la Roma a segnare nel finale (Torino, Atalanta, Frosinone, Lazio, Viktoria Plzen ed Empoli) e tre volte invece ha subito reti nella stessa fascia, cioè dal minuto 35 del secondo tempo in avanti (Milan, Chievo e Real Madrid). A livello di punti conquistati e persi, però, il bilancio è in partita: 3 guadagnati (2 col Toro e 1 con l’Atalanta) e 3 persi (1 col Milan e 2 col Chievo), mentre negli altri casi il gol nel finale è servito "solo" ad anabolizzare le goleade.
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