rassegna stampa

Rizzoli: “Su Bonucci un caso creato dal nulla. Sì alla tecnologia”

"Si è preso un frame e da quello si è dato per scontato addirittura che ci fosse stata una testata. Altre foto danno il senso della distanza e poi basta vedere il video per capire che non c’era nessun caso Bonucci"

Redazione

Per Nicola Rizzoli le ultime settimane sono state movimentate: a metà febbraio l’infortunio al polpaccio gli fece saltare Juve-Napoli, circa un mese dopo ecco la direzione del derby di Torino con le polemiche sul caso Bonucci, poi il rigore non concesso al Barcellona in Champions, l’allontanamento contestato da Gian Piero Gasperini (tecnico del Genoa) e infine domenica scorsa il faccia a faccia con il laziale Keita.

Rizzoli, da dove cominciamo?

«Beh, la cosa che mi ha dato più fastidio è stato il polverone su Bonucci: creato dal nulla».

Proprio dal nulla, no. La foto...

«Appunto, fatta girare sui social e accompagnata da commenti di ogni tipo. Ok i nuovi mezzi di comunicazione, ma chi fa questo di professione dovrebbe stare più attento e dare informazioni complete. Si è preso un frame e da quello si è dato per scontato addirittura che ci fosse stata una testata. Altre foto danno il senso della distanza e poi basta vedere il video per capire che non c’era nessun caso Bonucci».

Quel derby tra Torino e Juve non è stato la sua migliore direzione.

«Può essere, probabilmente ho fatto alcune valutazioni sbagliate sulle ammonizioni da dare. Così come c’è dispiaciuto per il gol del Torino annullato per un fuorigioco inesistente. Ma non era una chiamata semplice come è stato detto».

La moviola in campo o video assistenza avrebbe fatto comodo...

«Nessuno di noi è contrario alla tecnologia, può solo farci piacere. Ma deve essere certa, come sul gol non gol. Ad esempio l’uso del fuorigioco può dare dei problemi: basta fermare l’immagine un attimo prima o dopo per cambiare decisione».

(F. Ceniti)