L’Antitrust condanna nove club di Serie A per le “clausole vessatorie” che negano il rimborso del biglietto o di parte dell’abbonamento in caso di partite disputate a porte chiuse. Per Roma, Atalanta, Genoa, Inter, Juventus e Lazio, è stata verificata l’esistenza di clausole vessatorie tuttora in vigore. Il procedimento, scrive Valerio Piccioni su "La Gazzetta dello Sport", è nato a a gennaio, in era pre Covid. I provvedimenti nascono da una precisa fattispecie: la possibilità di chiusura di un settore o dello stadio come sanzione disciplinare per comportamenti della tifoseria. L’abbonato non responsabile dei fatti che hanno portato alla chiusura del settore o dello stadio ha diritto al rimborso. La Figc era intervenuta con una nota per sottolineare che un’eventuale decisione contraria alle ragioni dei club avrebbe potuto "indurre il legislatore federale a rivedere il delineato sistema sanzionatorio previsto dal Codice di giustizia sportiva".
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Rimborsi, l’Antitrust boccia nove club
L'Antitrust condanna nove club di Serie A per le clausole vessatorie
Dalla Roma filtra stupore per la decisione dell’Antitrust, vista l’emissione dei voucher per i tifosi rimasti senza stadio per il lockdown prima, e le porte chiuse dopo. Il problema è capire se il voucher possa essere considerato una forma di rimborso anche in campo “sportivo”. Se non fosse così, le società si troverebbero di fronte un muro di potenziali rimborsi da corrispondere.
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