Riecco Tammy: “Avevo bisogno di un gol come questo. Ora cambierà tutto”

La stilettata e la bastonata. Sembrava l’inizio di una piccola grande favola dal sapore di resurrezione, ma la rete di Andrea Pinamonti nel finale ha annacquato tutti i sorrisi romanisti, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Così alla fine i due protagonisti giallorossi, José Mourinho e Tammy Abraham, si ritrovano un ghigno storto e una domanda che galleggia nell’aria: perché il centravanti inglese solo stavolta ha ritrovato lo spunto dei giorni migliori?

La domanda gliel’ha fatta lo Special One, direttamente lui, che poi lo ha rivelato ai media. "A Tammy ho chiesto di pensare e dirmelo quando ha una risposta perché l’atteggiamento di oggi non è stato quello di tante altre partite di questo ultimo periodo - dice alla fine il tecnico portoghese -. Non parlo di efficacia, di un gol in più, ma di atteggiamento: stavolta ha avuto un atteggiamento straordinario, ha preso palle basse e alte, non ha perso troppi palloni nei contrasti e, quando è successo, ha fatto lo sforzo per recuperare la posizione. Tammy ha fatto una partita fantastica, al di là del gol. Per questo mi deve spiegare perché stavolta sì e perché no nelle altre partite. Contro il Sassuolo, a mio parere, è stato straordinario".

Alla fine comunque, nonostante il caso Karsdorp rubi la scena, anche Abraham ci tiene a dire la sua, ed è innanzitutto una sorta di mozione degli affetti. "Prima di analizzare la partita, vorrei rivolgermi ai tifosi, ai compagni di squadra, all’allenatore - dice alle televisioni il centravanti inglese - e in qualche modo scusarmi per non essermi espresso sui livelli della scorsa stagione, non sono stato me stesso. Sono una persona, un ragazzo, in fondo. Ho attraversato un momento difficile, con poca fiducia. Stavolta ci tenevo a dimostrare ai tifosi che sono ancora io, che sono pronto ad aiutare la squadra. Manca una partita da vincere prima della sosta e dopo la sosta bisogna tornare più forti di prima".