Questa volta Kevin Strootman si sente molto meglio rispetto al primo rientro e quel ginocchio sinistro non dà più fastidio come prima. Ora, come evidenzia Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, c'è da mettere a posto il fiato.
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Riecco la «lavatrice». La Roma di Strootman ha fame e personalità
Questi tre mesi scarsi che mancano alla fine del campionato gli serviranno per fare le prove generali per la prossima stagione, quando ai nastri di partenza la Roma ritroverà il giocatore che ha sempre sognato di riavere
L'olandese sta proseguendo in un lavoro personalizzato. Ieri, per esempio, non si è allenato, perché il ginocchio aveva bisogno di «scaricare» alcune sollecitazioni. È tutto previsto, tutto come da programma. E pian piano si riallineerà sotto tutti i punti di vista.
Diciamo che questi tre mesi scarsi che mancano alla fine del campionato gli serviranno per fare le prove generali per la prossima stagione, quando ai nastri di partenza la Roma ritroverà il giocatore che ha sempre sognato di riavere.
Nel frattempo, però, Strootman può già iniziare ad essere utile a Luciano Spalletti. Magari per degli spezzoni di partita, magari in quelle dove gli avversari sono meno «intensi» e magari dove servirà di aggiungere qualcosa in più a livello di personalità in mezzo al campo. È bastato vederlo per quei 15 minuti come dava ordini, consigli, come ha preso in mano — anche se per poco — il centrocampo giallorosso e come ha «pulito» anche quei pochi palloni che gli sono arrivati tra i piedi. «Il mio obiettivo adesso è di vincere qualcosa con questa maglia e di regalare un titolo ai tifosi: se lo meritano», ha detto Kevin un paio di settimane fa.
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